Champions League

Alla pari con l'Arsenal, ma finisce 0-0: orgoglio e rammarico per quel rigore sbagliato

In un Gewiss Stadium meraviglioso, debutto con un punto per la Dea. Che dopo un avvio così e così, sfiora la vittoria, ma Retegui...

Alla pari con l'Arsenal, ma finisce 0-0: orgoglio e rammarico per quel rigore sbagliato
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di Fabio Gennari

Finisce con un pareggio per 0-0 la prima gara dell’Atalanta nella nuova Champions League. A Bergamo, contro l’Arsenal, decidono tutto i portieri: nel primo tempo grande (doppia) parata di Carnesecchi sulla punizione di Saka e il tap-in di Gabriel Jesus, nella ripresa Raya risponde dicendo di no a Retegui prima su calcio di rigore e poi sul colpo di testa a porta vuota dell’attaccante con un riflesso felino. La partita, tatticamente e sul piano agonistico, è stata bellissima. Si è conclusa senza vincitori né vinti, ma certe serate fanno davvero bene a tutti gli appassionati di calcio.

Sorprese nelle formazioni

Sorprese da entrambi gli allenatori alla lettura delle formazioni iniziali. Nell’Atalanta non c’è Pasalic, considerato un po’ da tutti come il favorito per la posizione di trequartista alle spalle delle due punte Retegui e Lookman. Gasperini invece schiera De Ketelaere, con la conseguente scelta di Zappacosta a destra al posto di Bellanova (più abile, sul piano tattico, il numero 77 degli orobici) e Ruggeri a sinistra. Per il resto, la formazione è quella attesa: davanti a Carnesecchi giocano gli stessi già visti con la Fiorentina (Djimsiti, Hien e Kolasinac), mentre la cerniera di centrocampo, al centro, viene chiusa da de Roon ed Ederson.

Anche Arteta stupisce: 4-2-3-1 con Havertz alle spalle di Gabriel Jesus e Saka a destra, visto che Martinelli gioca a sinistra. In mezzo al campo panchina per Jorginho (giocano Partey e Rice), mentre in difesa, a protezione di Raya (decisivo con il Tottenham il portiere dei Gunners), stessa difesa a quattro vista nel fine settimana con White, Saliba, Gabriel e Timber, quest’ultimo preferito a Calafiori. Serata fresca a Bergamo, quasi 23 mila tifosi sugli spalti con una nutrita rappresentanza inglese di circa 1.300 ospiti nel settore loro riservato.

Parte forte l’Arsenal, poi...

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Dopo l’inno della Champions e le coreografie dei tifosi, la partita inizia con l’Arsenal all’attacco su più fronti. I londinesi sono molto offensivi e al 3’ Saka si avventa su un pallone lavorato al limite da Gabriel Jesus, ma viene contrato sul fondo da Kolasinac. Poco più tardi (6’) è Havertz a incunearsi sulla verticale sinistra della difesa orobica, scaricando un destro impreciso che sbatte sui tabelloni pubblicitari. L’occasione più importante di tutto il primo tempo arriva però al 13’: su calcio di punizione, Saka scarica un mancino rasoterra sul palo di Carnesecchi, che è bravo a recuperare la posizione e smanacciare la palla diretta all’angolino, mettendo poi le braccia anche sul tentato tap-in di Gabriel Jesus.

Con il passare dei minuti, l’Atalanta alza il suo baricentro. La manovra è più fluida e grazie al super lavoro di Retegui e ai movimenti di Lookman e De Ketelaere iniziano a vedersi occasioni anche dall’altra parte del campo. La più nitida e importante arriva al 30’: Djimsiti appoggia in verticale su Retegui, che difende palla e di suola serve a De Ketelaere un pallone molto interessante sul sinistro, calciato però sopra la traversa. Dopo un minuto di recupero, le squadre vanno al riposo sullo 0-0. La sensazione è quella di una partita molto bella sul piano tattico, anche se avara di grandi emozioni.

Dischetto dannato!

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In avvio di ripresa, l’Atalanta ha ancora l’inerzia dalla sua parte e al 48’ arriva subito un episodio importante nell’area dell’Arsenal. Ederson penetra dalla sinistra, Partey lo rincorre ma incoccia la gamba sinistra del brasiliano e Turpin assegna il calcio di rigore (confermato dal Var). Durante il check, Raya si fa sessanta metri di campo per andare in panchina e dopo aver confabulato con alcuni collaboratori di Arteta torna tra i pali e respinge il rigore di Retegui con un gran balzo. Sulla ribattuta, il numero 32 nerazzurro va a colpo sicuro di testa, ma è ancora l’estremo difensore ospite a salvare tutto con un riflesso da campione.

La partita prosegue con i nerazzurri più gagliardi. Durante la girandola di cambi, Gasperini inserisce Cuadrado, che al 67’ e al 74’ fa subito capire perché può essere molto prezioso: in entrambi i casi, partendo da sinistra, tocca verso l’interno e scocca un destro a giro sul secondo palo che non trova lo specchio della porta davvero per un soffio. La reazione dell’Arsenal è in una giocata verticale di Havertz per Martinelli (75’), con il numero 11 ospite che spara alto sopra la traversa. Nel finale, le squadre sono molto stanche e il segnale che lo 0-0 è risultato gradito all’Arsenal arriva al 93’, quando Arteta, dalla panchina, fa ampi cenni di riprendere il gioco con calma.

La partita si chiude senza altre emozioni. Il rammarico è per la grande occasione sfumata sul calcio di rigore, l’orgoglio nella prestazione da grande squadra di una Dea che inizia con un pareggio il cammino nella nuova Champions. Considerando il valore dell’avversario, un risultato davvero importante.

Atalanta-Arsenal 0-0

Atalanta (3-4-3): Carnesecchi; Djimsiti, Hien, Kolasinac; Zappacosta (70’ Bellanova), De Roon, Ederson, Ruggeri (89’ Pasalic); De Ketelaere (61’ Cuadrado), Retegui (70’ Zaniolo), Lookman (89’ Samardzic). All. Gasperini.

Arsenal (4-1-4-1): Raya; White, Saliba, Gabriel, Timber (73’ Calafiori); Partey (58’ Jorginho); Rice, Saka (73’ Sterling), Havertz, Martinelli; Gabriel Jesus (58’ Trossard). All. Arteta.

Arbitro: Turpin (Francia).

Ammoniti: 11’ Ederson (A).

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