Europa League

All'Atalanta sta stretto il 3-2 al Bayer Leverkusen, ma ritrova Muriel e applaude Malinovksyi

I nerazzurri creano molte più occasioni di quanto dica il risultato finale. La vittoria, però, è fondamentale in vista del ritorno

All'Atalanta sta stretto il 3-2 al Bayer Leverkusen, ma ritrova Muriel e applaude Malinovksyi
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di Fabio Gennari

Una vittoria molto più netta di quanto non dica il risultato, una prestazione quasi commovente di una squadra che ritrova Muriel e che ha solo il rammarico di non aver chiuso i conti già ieri sera (10 marzo) a Bergamo. Atalanta-Bayer Leverkusen finisce 3-2 per i nerazzurri, peccato perché gli ospiti segnano nelle uniche due reali occasioni che costruiscono e tengono aperta una qualificazione che sarebbe stato possibile già sigillare con un pizzico di fortuna e cattiveria in più. Prestazione di alto livello della Dea, oltre a Muriel meritano grandi applausi Malinovskyi (un gol e due assist), ma anche Freuler e Toloi, che giganteggiano a centrocampo e in difesa: complessivamente, una partita davvero divertente.

Scelte iniziali confermate in attacco per mister Gasperini: Muriel e Malinovskyi (in panchina a Roma) tornano dal primo minuto, con l’olandese Koopmeiners a supporto e la cerniera de Roon-Freuler a protezione della difesa. Le uniche variazioni rispetto alle attese sono Djimsiti per Palomino e Zappacosta per Maehle. Nel Leverkusen, Alario è il centravanti, con i tre talenti Diaby, Wirtz e Adli a supporto.

Il clima allo stadio è elettrico in avvio, gli oltre tredicimila bergamaschi presenti si fanno subito sentire tantissimo. Malinovskyi al 2’ si fa vedere al tiro, ma è il Bayer Leverkusen a passare presto in vantaggio (11’) con il numero 20 Aranguiz: palla persa da Muriel, azione che passa da Diaby e Wirtz con assist rasoterra per il centrocampista dei tedeschi, abile a pescare l’angolino. Il vantaggio è meritato, al 9’ lo stesso Aranguiz aveva infatti colpito un clamoroso palo interno su punizione (impossibile per Musso intervenire) e nel complesso la formazione di Seoane era stata molto pericolosa.

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Dopo una ventina di minuti complicati, però, l’Atalanta innesta la quinta e nel giro di due minuti ribalta completamente l’inerzia del match. Al 23’ il gol del pareggio lo segna Malinovskyi, che si toglie il lutto al braccio indossato per la guerra in corso nella sua Ucraina, lo bacia e lo indirizza la cielo; al 25’ lo stesso numero 18 ucraino vince un contrasto e manda in porta Muriel, che si scrolla di dosso un sacco di pensieri e segna il 2-1. In entrambi i casi, è la scelta di Gasperini di attaccare alto i portatori di palla a premiare: prima Freuler a sinistra, poi Toloi sulla destra ribaltano l’azione da difensiva a offensiva e il Leverkusen subisce. Nella seconda parte del primo tempo, gli ospiti cercano di fraseggiare come in avvio di partita ma a rendersi pericolosa è sempre l’Atalanta. Al 38’ Zappacosta, imbeccato da Muriel, costringe Hradecky alla parata sul primo palo; Muriel al 39’ scappa via con un grande movimento ma la sua conclusione viene ancora rimpallata dal portiere avversario, che chiude la prima frazione di gioco con altri due interventi su Koopmeiners (42’) e Zappacosta (44’): il totale delle conclusioni, all’intervallo, è di 7-1 in favore dei padroni di casa, cui il 2-1 al riposo sta stretto.

In avvio di ripresa ci si attende una reazione del Bayer Leverkusen e invece sui rossoneri di Germania si abbatte un autentico tifone nerazzurro. Trascinati da un Malinovskyi semplicemente straripante, i padroni di casa segnano il 3-1 con Muriel (destro dal limite dell’area di rigore) al 49’ e vanno vicini per ben tre volte al 4-1 tra il 57’ e il 60’: prima Muriel (assist di Freuler e miracolo dell’estremo difensore ospite), poi Toloi e infine Hateboer vanno a sbattere contro Hradecky, che tiene così in partita i suoi.

Poi, a sorpresa, sugli sviluppi di un lancio lungo valutato male da Djimsiti e raccolto da Diaby, gli ospiti segnano il 3-2 (63’, palla all’angolino e Musso incolpevole). La gara tuttavia non cambia il suo spartito e il grande merito dei bergamaschi è quello di non abbassare mai il baricentro cercando di tenere la palla in avanti. Con i cambi, Gasperini lancia ai suoi un segnale preciso: Boga e Miranchuk entrano per continuare a giocare con trame a terra e infatti il Bayer fatica molto a costruire.

Nel finale la girandola di cambi cambia il volto alle squadre ma non il risultato, all’89’ Koopminers mette sulla testa di Toloi un pallone da applausi, il tocco del numero 2 nerazzurro finisce sul fondo ma a un soffio dal gol del 4-2 arriva anche Miranchuk, che non riesce a fare gol ma legittima ancora di più un successo preziosissimo che mette la Dea in una situazione di vantaggio importante per la gara di ritorno.

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