Preoccupazione, ma non troppa

Amichevoli preoccupanti? Dipende dalle aspettative: il lavoro è solo all'inizio

La squadra è in costruzione e ha appena avviato un nuovo ciclo. I carichi si fanno sentire e serve tempo. Il Bortolotti sarà un primo esame

Amichevoli preoccupanti? Dipende dalle aspettative: il lavoro è solo all'inizio
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di Fabio Gennari

Nessuno vuole nascondersi: le amichevoli giocate in questo precampionato, soprattutto quella contro il Colonia, non hanno mostrato una Dea scintillante. E i segnali che arrivano dalla gara persa in Germania 4-0 senza mai tirare in porta sono chiari. In questo momento la squadra non gira e il fatto che praticamente tutti i giocatori schierati abbiano mostrato delle difficoltà è la dimostrazione che, oltre a mancare un centravanti e un'alternativa a sinistra sulla linea di metà campo, siamo ancora nel pieno del lavoro.

Le stagioni si decidono in estate nella misura in cui riesci a mettere benzina nelle gambe e a impostare un lavoro tecnico e tattico di un certo tipo. Non di certo perché vinci e convinci nelle amichevoli. Gare, tra l'altro, che più ti mettono in difficoltà e più ti permettono di correggere i problemi. Paradossalmente, quando si palesano situazioni come quelle viste a Colonia è ancora più evidente su cosa bisogna lavorare. Juric e i giocatori lo sanno bene, la società anche e non bisogna scordare che siamo all'inizio di un nuovo ciclo. Tempo e problemi da risolvere sono questioni da mettere in conto.

In questa fase bisogna parlare poco e pedalare tanto. Sabato (16 agosto) c'è la sfida nel Bortolotti con la Juventus che è un appuntamento sentito e importante, ma che deve valere come preparazione alle gare con Pisa e Parma, poi a quella con il Lecce e all'esordio in Champions, e così via. Si tratta di un passaggio, non di un punto di arrivo. Certo, una bella prestazione e un buon risultato aiutano a lavorare meglio, ma la valutazione di quello che vedremo, senza poter seguire in dettaglio il lavoro quotidiano e quindi avere piena contezza dei carichi cui i giocatori vengono sottoposti, sarà per forza di cose parziale.

La preoccupazione che serpeggia tra la gente dopo le ultimissime prove è comprensibile, ma non deve prendere il sopravvento. Il lavoro è all'inizio e nessuno ha la bacchetta magica. In precampionato anche le passate stagioni sono state foriere di brutti stop e bisogna cercare di fare la tara: quello che di buono si è visto a Lipsia va preso con le pinze, quello che non è andato a Colonia pure. Equilibrio: in questo momento è l'unico antidoto. E l'allenamento a porte aperte di mercoledì allo stadio (ore 18, ingressi aperti in Pisani dalle 17) sarà una prima, bella, occasione per caricare la squadra in vista del campionato.