Approccio giusto, umiltà e rispetto dell'avversario: gli ingredienti per continuare a sognare
Il secondo testacoda della settimana mette la squadra nerazzurra nella condizione di restare in vetta: bisogna battere la Cremonese
di Fabio Gennari
Un approccio da Cremonese per battere la Cremonese: se l'Atalanta non sbaglia dal punto di vista mentale, il 18 si potrà andare a Roma ancora da primi in classifica. Sembra una banalità, ma la sfida di domani (11 settembre) a pranzo contro la formazione grigiorossa è il classico appuntamento dove prima della tecnica, degli schemi e delle giocate dei singoli, conta l'approccio.
La Cremonese è in fondo alla classifica, ha conquistato il primo punto della sua stagione contro il Sassuolo settimana scorsa, ma i neroverdi avrebbero meritato largamente il successo: in tante occasioni da gol create sono mancate un po' di precisione e di cattiveria per chiudere con una rete.
Già prima della gara contro il Monza abbiamo parlato di come l'approccio sarebbe stato importante e infatti, se non fosse stato per uno strepitoso Musso in avvio, la formazione brianzola avrebbe potuto portarsi subito in vantaggio. Quei 15'-20' minuti un po' sbadati hanno fatto capire a tutti quanto sia importante scendere in campo con il giusto approccio. È un problema che ogni tanto si presenta (non solo all'Atalanta) ma bisogna cercare di risolverlo per continuare a sognare. Diciamocelo: l'Atalanta ha tutto quello che serve per vincere con la Cremonese, ma gli episodi sono sempre dietro l'angolo e può anche capitare di non farcela perché gira male. L'importante è mettere nella sfida la stessa grinta, la stessa voglia e la stessa determinazione dell'avversario che arriva per fare punti.
Va detto che in questi anni le squadre di Gasperini hanno sbagliato pochissime volte sul piano dell'atteggiamento. La determinazione del gruppo è forte, giocare una volta per settimana aiuta anche ad avere i tempi giusti per preparare le gare (anche se giocare in Europa ha sempre un grande fascino) e il primo posto in classifica aggiunge quell'entusiasmo che rende tutto ancora più speciale. Il tecnico tiene tutti sulla corda.
Per molto tempo è stata l'Atalanta a essere la "piccola" che andava in casa delle prime in classifica per battagliare, ora la storia s'è invertita. Con umiltà e rispetto per l'avversario si possono fare grandi imprese e, a maggior ragione, questi sono componenti importanti per cercare di vincere quando le differenze tecniche sono evidenti.