Appuntamento allo stadio, prima volta nella storia con una "doppia" Atalanta da salutare
Primo contatto tra tifosi e giocatori in campo, in attesa delle gare ufficiali la Dea potrà farsi abbracciare dall'affetto della sua gente
di Fabio Gennari
Ce ne sono due. Non è mai capitato nella storia che dal 1907 illumina di nerazzurro il cielo sopra Città Alta. Bergamo, da questa stagione, ha "due Atalanta" da applaudire e anche se la seconda squadra non giocherà in città non importa.
C'è la Dea allo stadio di Bergamo, rappresentata da una squadra d'Europa (quella di Gasperini) e da un'altra (allenata da Modesto) che funzionerà un po' come il forno del panettiere: dentro l'impasto (leggasi giocatori di talento che escono dal settore giovanile), attenzione alla cottura (tra gioie e difficoltà c'è un campionato di Serie C da onorare) e pagnotte in vetrina per i livelli più alti.
Novità della seconda squadra a parte, l'appuntamento di oggi (17 agosto) sarà importante soprattutto per i ragazzi di Gasperini. Ci sono poco più di novemila posti in Curva Nord e non sarà possibile averne altri: lo stadio è un cantiere, siamo all'ultimo miglio della riqualificazione che a settembre 2024 consegnerà alla storia del calcio bergamasco un impianto atteso da decenni. Nel mentre, tra giocatori conosciuti e nuovi da abbracciare, oggi è il giorno in cui chi può deve esserci. Non è una sgambata di allenamento, non è la possibilità di fare foto ai giocatori in campo. No, molto più semplice: c'è l'Atalanta.
Sembra un dettaglio, ma per chi ci crede, per chi capisce, per chi lo sente è tutto tremendamente serio. Quei 60-70 minuti che, da programma, metteranno di fronte una quarantina di giocatori alla gente che sostiene i colori che indossano non sono mai un dettaglio. Ci sono situazioni in cui esserci conta più di mille parole. Certo, il giorno non è dei migliori e nemmeno l'orario aiuta: la gente è in ferie e chi lavora farà fatica ad arrivare. Ma chi può, per tutto il tempo o solo per qualche minuto, venga al Gewiss Stadium.
Tutti parlano di un gruppo e di un mercato interessanti, di sogni scudetto e di possibilità di giocare l'Europa da protagonisti. Avremo modo di parlarne, di scriverne e di analizzare. Oggi non è il giorno. Oggi è il tempo di farsi vedere, farsi sentire. Abbracciare, salutare, incitare, sostenere. «Fieri sostenitori dei nostri colori», recitava un lungo striscione appeso in Curva Pisani. Appunto, fieri. Perché il popolo dell'Atalanta c'è nei momenti belli ma anche in quelli difficili. Trasformare un semplice allenamento in qualcosa che colpisce i nuovi e conferma ai "vecchi" quello che già conoscono, alla vigilia della stagione, può fare tutta la differenza del mondo.