Atalanta-Cagliari è una gara di straordinaria importanza: i sogni passano dal Gewiss
Ci sono motivi mentali, tecnici, di classifica e di prospettiva per ritenere la partita con i sardi un passaggio fondamentale del campionato

di Fabio Gennari
La partita con il Club Brugge di martedì (18 febbraio) si prepara quasi da sola, quella con il Cagliari di oggi (15 febbraio), invece, bisogna sentirla. Capirla. Azzannarla e vincerla.
Tanti dei sogni di gloria della Dea passano dall'incrocio con i sardi. Sarà difficile, la squadra non può essere fresca e gli uomini a disposizione sono sei in meno del previsto. Un'enormità. Metteteci poi che il Cagliari è una squadra ostica, che a Bergamo ha spesso fatto bella figura e che all'andata ha messo alle corde la Dea, salvata a più riprese solo da uno straordinario Carnesecchi, e capite le difficoltà della giornata.
Insomma, sebbene tanti diano per scontata la vittoria, questa è una valutazione che si può accettare giusto al bar. O sui social. Detto ciò, la verità è che l'Atalanta ha una straordinaria possibilità di ridisegnare la classifica. Lasciamo fare a voi i calcoli di cosa può accadere battendo il Cagliari. Ci sono tanti scenari, tutti splendidi. Eppure non è tempo di pensarci, bisogna prima vincere.
Vero che dopo questa partita ne mancheranno altre 13; verissimo che nulla si deciderà durante questi novanta minuti. Però si tratta di un passaggio determinante, una di quelle gare che sulla carta ti sembrano come le altre e che, invece, pesano in modo diverso. Incidono in modo speciale sul campionato e sulla testa di tutti: giocatori, staff tecnico, società e ambiente. Tutti. A 53 punti, l'Atalanta vedrebbe orizzonti diversi. Al Bruges ci pensiamo dalle 17. Prima c'è da spingere la Dea. Tutti insieme.