Atalanta-Celtic, le parole di Gasperini alla vigilia: «Il nostro obiettivo è passare il turno»
Conferenza stampa senza particolari notizie ma con tante conferme di come la Dea sia concentratissima sulla gara contro gli scozzesi
di Fabio Gennari
Gian Piero Gasperini, alla vigilia della partita contro il Celtic, è parso carico e concentrato. Ai microfoni di Sky (prima) e in conferenza (dopo), ieri (22 ottobre) il condottiero dei nerazzurri ha chiarito molto bene quale è l'obiettivo dell'Atalanta in Champions League, manifestazione complicata in cui se non hai l'approccio giusto è difficile fare risultato. Contro chiunque.
«Il nostro obiettivo è passare il turno - ha detto Gasp -. Contro il Celtic sarà una partita molto importante vista la classifica e la formula di questa nuova Champions. Dovremmo stare attenti. Sarà uno scontro di valore. Cerchiamo sempre di giocare con lo spirito giusto, il Celtic è una squadra che è abituata a vincere e a giocare partite d'attacco, hanno elementi molto veloci nel reparto offensivo e bisogna fare attenzione».
Per un attacco avversario da controllare, c'è una difesa nerazzurra con qualche incertezza di troppo ma che alla fine ha recuperato sia Hien che Kolasinac. «Gli scozzesi vanno inquadrati come una squadra magari non di prima fascia come l’Arsenal, ma comunque pericolosa - ha continuato il tecnico -, come ho detto abituata a vincere nel proprio campionato. A Dortmund hanno affrontato una squadra molto forte, ma non penso ci sia la distanza vista nel risultato. La Champions vede in corsa squadre che hanno valori altissimi soprattutto in attacco e se incappi nella serata sbagliata rischi il tonfo. Non faremo mai l'errore di prendere in considerazione una loro partita andata male. Dovremo essere molto attenti».
Positivo, per l'Atalanta, il bilancio disegnato dal tecnico della Dea in merito alla prima parte della stagione: «Abbiamo avuto un passaggio a vuoto in campionato con il Como e questo ci ha un po’ attardati. Credo che il nostro cammino sia stato in linea con la crescita della squadra. Giocando ogni tre giorni ci possono essere dei momenti di difficoltà. Questa è una competizione diversa: è la Champions e i margini di errore sono molto minori».