Atalanta e Brembo, la partnership continua. «Ogni volta il Premio è una grande emozione»
Nella sala conferenze della palazzina Favini a Zingonia i vertici nerazzurri e il colosso mondiale dei sistemi frenanti hanno rinnovato l'accordo
di Fabio Gennari
Ancora insieme, ancora per i giovani dell'Atalanta. La società nerazzurra ha rinnovato oggi (26 settembre), nella palazzina Mino Favini di Zingonia, quella che nel tempo è ormai diventata qualcosa di più di una partnership.
Cristina Bombassei, ovvero Brembo, per questa e per la prossima stagione ha rinnovato il rapporto di collaborazione con Atalanta, che prevede anche il premio da destinare ai giovani del vivaio: consegnato a fine stagione ai ai ragazzi più meritevoli in campo ma anche a scuola.
«Ogni volta che incontro i giovani a fine anno è una grande emozione, anche da mamma di due adolescenti come sono io - ha raccontato Cristina Bombassei -. Il rapporto con Atalanta è forte, auguro a Roberto Samaden di continuare il lavoro di Costanzi. Sono felice perché adesso anche a livello governativo si riconosce il grande valore dello sport».
Molto soddisfatto anche l'ad di Atalanta, Luca Percassi: «Oggi è un’alta giornata molto importante per Atalanta, siamo qui con la più grande realtà imprenditoriale del nostro territorio che ha deciso di confermare la collaborazione con noi. Questo dimostra come la famiglia Bombassei sia vicina alla nostra società. Con affetto e immensa gratitudine, li ringrazio: da Cristina imparo sempre, nelle sue parole c’è semplicità ma anche tanta esperienza, qualcosa che fa capire il loro percorso».
Vicino a Bombassei e Percassi, era presente anche il responsabile del Settore Giovanile, Samaden: «Abbiamo sempre qualcosa da imparare, stiamo facendo un lavoro importante sul territorio e vogliamo migliorare sempre di più. L'Under 23 è una nuova avventura e non nascondo che l'impatto sui ragazzi già si vede, perché ci sono stati elementi che la scorsa estate hanno scelto di venire a Bergamo anche perché con la seconda squadra si aprono nuove prospettive».