Vittoria mancata

Il Verona riesce a imbrigliare la Dea: perfetto equilibrio, un gol e un punto a testa

Rete del colombiano, risposta dell'atalantino in prestito e tutti a bere qualcosa di fresco dopo 90 minuti più recupero nel forno veronese

Il Verona riesce a imbrigliare la Dea: perfetto equilibrio, un gol e un punto a testa
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di Fabio Gennari

Un po’ il caldo, un po’ la minor brillantezza rispetto ad altre occasioni e un po’ anche la bravura del Verona. All’Atalanta non riesce il colpaccio a Verona, finisce 1-1 grazie gol di Zapata e Pessina con Pasalic che all’ultimo respiro manca il punto del 2-1 e rimanda i festeggiamenti alla gara con il Bologna. Gara meno scintillante di altre volte da parte dei bergamaschi ma risultato comunque positivo sulla strada verso la qualificazione aritmetica alla prossima Champions League.

Nessuna sospresa nelle formazioni iniziali delle due squadra, l’Atalanta continua con le rotazioni scientifiche di Gasperini e dopo la sfida al Verona con otto cambi rispetto al sabato in casa della Juventus, torna Gomez con Zapata e viene confermato Malinovskyi con Pasalic (panchina per De Roon). Nel Verona, Juric (dalla tribuna) comanda i suoi come un direttore d’orchestra e i piccoletti offensivi (Salcedo e Zaccagni) si muovono sulla stessa linea di Pessina.

Nonostante il caldo la partita inizia con la Dea in avanti, al 4’ Zapata crossa per Gomez che non trova la porta ma è al 14’ che l’Atalanta crea quella che sarà la più grande occasione del primo tempo: verticale rasoterra di Malinovskyi per Zapata, colpo di tacco per Pasalic che si trova solo davanti a Silvestri, ma il croato con il mancino conclude rasoterra addosso all’estremo difensore del Verona. I padroni di casa al 22’ si fanno vedere in avanti con Faraoni (cross smanacciato in angolo da Gollini), sul successivo tiro dalla bandierina Salcedo stacca in bello stile ma il suo colpo di testa finisce sul fondo.

Tra il 30’ (Gomez) e il 33’ (Malinovskyi) la squadra orobica cerca la via del tiro da fuori senza fortuna e dopo una bella conclusione in corsa di Rrahmani su cross basso di Veloso (35’) il primo tempo si chiude con due iniziative del Papu non sfruttate dai compagni. Al 42’ il capitano della Dea serve a Zapata un pallone che viene lavorato bene dal numero 91 colombiano ma finisce sul corpo di Silvestri; al 45’ Pasalic si inserisce ancora ma non trova la porta di testa: nella prima frazione, le emozioni sono tutte qui.

Nella ripresa la gara si velocizza un po’ e arriva subito l’episodio importante. Il Verona pasticcia in un disimpegno tra Rrahmani e Gunter, il numero 21 dei gialloblù con il tacco libera in campo aperto Zapata che resiste anche ad una carica e chiude con il suo gol numero 17 in serie A lo scatto verso la porta di Silvestri. Il gol porta il Verona a spingere un po’ di più in avanti, al 56’ Faraoni costringe Gollini alla bella parata e al 59’ arriva un po’ a sorpresa il gol del pareggio di Pessina: tiro di Rrahmani, respinta del numero 95 della Dea e il centrocampista numero 32 del Verona è più lesto di Palomino a ribadire in rete.

I padroni di casa con Salcedo creano qualche grattacapo di troppo in avanti, al 63’ Gomez si vede al tiro dopo l’appoggio di Zapata ma Silvestri è bravo a respingere e sul pallone vacante è ancora una volta l’estremo del Verona a dire di no al numero 91 colombiano. Nel finale entra Muriel per Malinovskyi (meno ficcante di altre volte) con un caschetto da rugby per proteggere la ferita avuta in seguito all’incidente domestico, pochi secondi dopo l’ingresso in campo il numero 9 sbaglia il controllo e favorisce l’uscita di Silvestri. L’ultima occasione è di Pasalic, il suo tocco di destro su cross di Gomez al 92’ non trova lo specchio della porta e al fischio finale di Abisso arriva l’ottavo pareggio del campionato per la Dea: per il record di punti e di vittorie bisognerà attendere ancora, intanto la squadra orobica raggiunge quota 71 e attende Roma-Inter per capire come evolverà la classifica. Che resta comunque splendida.

VERONA – ATALANTA 1-1

Reti: 50’ Zapata (A), 59’ Pessina (V)

Verona (3-4-3): Silvestri, Rrahmani, Emperur, Gunter (82’ Lovato), Faraoni, Veloso, Amrabat, Lazovic (73’ Dimarco), Pessina, Zaccagni (46’ Borini), Salcedo (73’ Di Carmine). All. Juric

Atalanta (3-4-1-2): Gollini, Toloi, Palomino (69’ Caldara), Djimsiti, Hateboer, Pasalic, Freuler (78’ de Roon), Gosens (69’ Castagne), Malinovskyi (78’ Muriel), Gomez, Zapata. All. Gasperini

Arbitro: Abisso di Palermo (Carbone e Tardino; Sozza; Rocchi e Meli)

Ammoniti: 40’ Amrabat (V), 64’ Hateboer (A), 84’ Pessina (V), 85’ Toloi (A)

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