Brutta sorpresa

Perdere contro la Spal in questo modo è davvero grave. L'Atalanta butta via un'occasione d'oro

Avanti con Ilicic al quarto d'ora, i bergamaschi subiscono nella ripresa la rimonta con i gol di Petagna e Valoti senza più riuscire a recuperare

Perdere contro la Spal in questo modo è davvero grave. L'Atalanta butta via un'occasione d'oro
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di Fabio Gennari

Mamma mia, che brutta sconfitta. Nella serata che tutti immaginavano come quella dell’aggancio alla Roma, l’Atalanta perde (meritatamente) per 2-1 in casa contro l’ultima in classifica e la Spal conquista i tre punti senza rubare nulla. Già, perché in certe serate non ha nessun senso attaccarsi a una gestione arbitrale difficile da comprendere in diversi frangenti: se giochi in questo modo contro avversari nettamente inferiori a te, è giusto perdere. Mancano 18 partite, la classifica è ottima, ma per ottenere i risultati bisogna giocare (e vincere) le gare che si affrontano. Senza pensare che una volta in vantaggio diventi tutto facile.

Nessun cambio di modulo, come prevedibile, per Gasperini. A destra alla fine scende in campo de Roon (che sostituisce gli assenti Hateboer e Castagne), con Pasalic in mezzo vicino a Freuler e Gosens a completare la classica linea a quattro di mezzo. In avanti Gomez recupera e scende in campo da titolare e completa il tridente con Zapata e Ilicic. Dietro si segnala l'esordio casalingo per il figliol prodigo Caldara, con Djimsiti che gli lascia spazio: Palomino e Toloi sono gli altri difensori a protezione di Sportiello. Nella Spal, Petagna e Di Francesco giostrano in avanti con Dabo in mezzo al campo e l’ex di turno Berisha tra i pali. Serata molto fredda, oltre 18.300 gli spettatori presenti di cui 200 arrivati da Ferrara.

La gara inizia con il numero 21 della Spal, Strefezza, che scalda i guantoni di Sportiello al 3’ (bel tuffo del portiere atalantino). La manovra atalantina pian piano prende forma e dopo un cross di Gomez appena alto per Caldara (7’) entra in scena Duvan Zapata. Il colombiano al 14’ prende le misure alla porta di Berisha con un sinistro violento fuori di un soffio (era in fuorigioco), al 15’ lo stesso numero 91 sudamericano appoggia per Freuler che perde il tempo del tiro e al 16’ finalmente l’azione si chiude in gol con Ilicic, che di tacco mette alle spalle di Berisha il pallone dell’1-0.

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Con il passare dei minuti, i padroni di casa prendono campo ma sembrano troppo leziosi: al 22’ Ilicic manda sul fondo un bell’assist di Freuler e al 32’ Zapata spacca quasi la porta con un destro violento che si infrange però sull'incrocio dei pali. Dopo un’azione palla a terra costruita da Gosens e Pasalic per Ilicic (lo sloveno non ci arriva), c'è una bella occasione per la Spal: cross di Cionek, stacco perentorio di Petagna e palla che va a sbattere sul palo più lontano. Dopo un minuto di recupero le squadre vanno negli spogliatoi e la sensazione che si potesse fare qualcosa in più è molto diffusa in tribuna.

Nella ripresa, la squadra di Gasperini entra in campo svagata e senza il solito ardore. Al 54’ il gol della Spal è abbastanza sorprendente per lo sviluppo dell’azione sulla sinistra, con Reca che mette la freccia e supera senza alcuna difficoltà Djimsiti (subentrato a Freuler) mettendo un bel cross arretrato per Petagna, che è certamente bravo ad insaccare ma sfrutta il pessimo posizionamento di Palomino che invece di staccarsi verso l’attaccante va a cercare la porta. Il gol degli ospiti non sveglia l’istinto assassino che in queste situazioni ti aspetti da chi punta con decisione i piani alti della classifica: al 60’ arriva addirittura il gol del 2-1 firmato da Valoti, che gela (letteralmente) tutto il Gewiss Stadium. Fallo non fischiato su Zapata, il numero 8 degli ospiti riparte in velocità e salta troppo facilmente Toloi prima di insaccare sul primo palo dove Sportiello arriva in ritardo.

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Nell’ultima mezz’ora la Dea cerca di rimettere in piedi la partita, ma la manovra non è quella dei giorni migliori. Al 70’ Pasalic calcia addosso a Missiroli un destro da buona posizione in piena area, al 71’ è Zapata a scaricare sul fondo un cross di de Roon e al 77’ è l’olandese che ci prova con il destro in diagonale senza trovare il palo lontano. L’occasione migliore per il pareggio arriva all’80’: sugli sviluppi di un calcio d’angolo, Djimsiti colpisce di testa a centro area ma la sua conclusione viene stoppata sulla linea. L’ultima occasione è invece il destro di Zapata dal cuore dell’area che Berisha mette in angolo tuffandosi vicino al palo e salvando la vittoria.

La gara finisce al 97’ con il settore ospiti che esulta. I tifosi nerazzurri sono allibiti, perché una squadra che segna 50 gol in 20 partite e costruisce sempre un sacco di occasioni da rete non può lasciare tre punti in questo modo al fanalino di coda. Il 2-1 a favore degli estensi è difficile da digerire perché dopo una sfilza di prestazioni tanto positive negli ultimi giorni la Dea ha perso per due volte lasciando la sensazione di non essere la solita squadra. Contro la Spal, il passo falso è davvero grave.

Atalanta-Spal 1-2
Reti: 16’ Ilicic (A), 54’ Petagna (S), 60’ Valoti (S)

Atalanta (3-4-3): Sportiello, Toloi, Caldara (66’ Muriel), Palomino, de Roon, Freuler (46’ Djimsiti), Pasalic, Gosens, Ilicic, Zapata, Gomez(59’ Malinovskyi). All. Gasperini

Spal (3-5-2): Berisha, Igor, Cionek, Vicari, Strefezza, Valoti (78’ Valdifiori), Missiroli, Dabo, Reca (85’ Tomovic), Di Francesco (72’ Floccari), Petagna. All. Semplici.

Arbitro: La Penna di Roma (Imperiale e Villa; Aureliano; Doveri e Ranghetti)

Ammoniti: 5’ Valoti (S), 21’ Vicari (S), 40’ de Roon (A), 45’ Di Francesco (S), 50’ Palomino (A)

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