Atalanta-Lazio si deve giocare a porte chiuse, ma lo si farà davvero?

di Fabio Gennari

Le regole sono chiare. Nonostante a qualcuno facciano venire l'orticaria (parliamo di quelle sportive e il riferimento è al presidente della Lazio, Claudio Lotito), bisogna sempre attenersi alle norme e, soprattutto in questi momenti, c'è poco margine per l'interpretazione. Anzi, in vista della settimana che inizia oggi e si concluderà domenica 8 marzo non c'è dubbio alcuno: Atalanta-Lazio, gara in programma a Bergamo per questa settimana (indipendentemente dal giorno che sarà scelto), non si potrà giocare a porte aperte.

Il decreto emanato dal Consiglio dei Ministri con validità 2 marzo-8 marzo prevede, al punto 2, la «sospensione degli eventi e delle competizioni sportive di ogni ordine e disciplina, sino all’8 marzo 2020, in luoghi pubblici o privati. Resta consentito lo svolgimento dei predetti eventi e competizioni, nonché delle sedute di allenamento, all’interno di impianti sportivi utilizzati a porte chiuse, nei comuni diversi da quelli di cui all’allegato 1 del presente decreto. È fatto divieto di trasferta organizzata dei tifosi residenti nelle regioni di cui all’allegato 2 per la partecipazione ad eventi e competizioni sportive che si svolgono nelle restanti regioni». Le regioni contemplate sono Veneto, Emilia Romagna e Lombardia.

Calendario alla mano, le gare che (se confermate) sarebbero da disputare a porte chiuse sono Atalanta-Lazio, Spal-Cagliari, Verona-Napoli, Inter-Sassuolo e Bologna-Juventus. Se però seguissimo lo stesso criterio applicato per il fine settimana appena trascorso, nessuna gara dovrebbe disputarsi a porte chiuse. Quindi che si fa? Non resta che aspettare le decisioni della Lega di Serie A, sul tavolo si vocifera ci siano diverse ipotesi tra cui anche quella di recuperare subito le partite non giocate nell'ultimo turno. Andrà così? Ci saranno gare a porte chiuse? Azzeccare il pronostico diventa davvero impresa ardua.