Atalanta, non rammaricarti per i due punti persi contro una grande Udinese: adesso viene il bello
di Xavier Jacobelli
Soltanto una grande Udinese, specialista di rimonta con sei vittorie di fila alle spalle, poteva riagguantare l'Atalanta cogliendo un pareggio prezioso, tanto per i friulani quanto per i bergamaschi. Questi, ora sono secondi a due punti dal Napoli, neocapolista solitario in condizioni spumeggianti (fra campionato e Champions League i partenopei sono arrivati all'ottava vittoria consecutiva, 35 gol i gol segnati, solo 9 subiti, 11 vittorie e 2 pareggi).
Dopo il 2-2, Muriel, ancora una volta in palla e al dodicesimo gol da ex ai friulani, ha confessato il proprio disappunto per i due punti persi, ma, al tempo stesso, ha ribadito quanto l'Atalanta voglia continuare a rimanere al vertice. Quei 6 punti in più rispetto a un anno fa sono lì a dimostrarlo e si capisce perché Gasp veda il bicchiere mezzo pieno sotto lo striscione delle 300 partite in nerazzurro. A Udine gli mancava tutta la difesa, la linea Scalvini-Okoli-Demiral conta 63 anni in tre e, come ha rimarcato il tecnico, ha pagato peccati di gioventù, sebbene Okoli ancora una volta abbia brillato e Sportiello, addirittura, non abbia fatto una parata che sia stata una, pur subendo incolpevolmente due gol.
La verità è semplice: avere superato indenni la prova friulana contro la squadra che, assieme al Napoli, in questo momento è la più in forma del torneo, ha significato essere promossi a un altro esame di maturità. Il rammarico per i mancati tre punti deve lasciare spazio alla consapevolezza della forza di questa squadra che sabato prossimo, ricevendo il Sassuolo, vorrà festeggiare il compleanno n. 115 nel modo migliore. Fidatevi, il bello viene adesso.