Il calcio europeo può essere crudele, soprattutto quando pensi di aver salvato il risultato e invece ti ritrovi beffato proprio sul più bello. Lo sa bene l’Atalanta Primavera, che ieri (mercoledì 26 novembre) è uscita dal campo dello Sportpark Dreieich con l’amaro in bocca.
La sconfitta per 3-2 contro l’Eintracht Francoforte è arrivata al terzo minuto di recupero, quando Staff ha completa la sua tripletta personale spegnendo i sogni di qualificazione dei ragazzi di Bosi.
Primo tempo
L’avvio è stato incoraggiante per i nerazzurri. Baldo ha provato subito a rendersi pericoloso al volo dopo una bella giocata di Cakolli sulla destra, ma l’Eintracht ha risposto colpo su colpo.
Prima Gaul Souza e Džanović hanno impegnato Anelli, bravo a neutralizzare le loro conclusioni. Poi al 27′ è arrivata la doccia fredda: un errore in impostazione ha regalato palla ai tedeschi e Staff non ha sbagliato, portando avanti i suoi con un tiro piazzato.
L’Atalanta ha provato a reagire con Mencaraglia dalla distanza, mentre nel finale di tempo è stato l’Eintracht a sfiorare il raddoppio con Gaul Souza e Ilicevic.
Secondo tempo
La ripresa è inizia nel migliore dei modi per i nerazzurri: Baldo si è procurato un rigore e l’ha trasformato in maniera perfetta, rimettendo tutto in parità. Una rete importante, vanificata al 60′ dal secondo gol di Staff. Servito al centro da Džanović, ha riporta avanti i padroni di casa.
I nerazzurri non si sono arresi e nei minuti finali si sono dati a un forcing generoso. A tre minuti dal termine è arriva il meritato 2-2: cross perfetto di Giovanni Percassi dalla destra e tap-in vincente di Mouisse.
Sembrava fatta per il pareggio, ma in pieno recupero il Francoforte ha trova lo spunto decisivo: azione corale conclusa dalla zampata di Staff, che firma la sua tripletta e il definitivo 3-2.
Qualificazione quasi impossibile?
Con questo risultato l’Atalanta resta ferma a quota 4 punti in cinque partite. Nell’ultimo turno la sfida sarà contro il Chelsea, secondo in classifica con 13 punti e ancora imbattuto.
Insomma, per continuare a sperare servirà vincere, ma anche una vittoria potrebbe non bastare: servirebbero combinazioni di risultati al momento poco probabili. La strada per la fase successiva della Youth League si è fatta strettissima, quasi impraticabile.
Resta almeno la consolazione del campionato, dove i nerazzurri viaggiano al sesto posto a quattro lunghezze dalla vetta, confermando il valore di una rosa che avrebbe meritato maggiore fortuna anche in Europa.