Atalanta-Real Madrid, l'appello dell'Ats ai tifosi: «Supportiamo la Dea ma restiamo a casa»
Lo storico match di Champions League di stasera rischia di avere pericolose ripercussioni dal punto di vista sanitario. Il dg Massimo Giupponi: «Evitiamo incontri, abbracci e assembramenti»
La partita di Champions League di stasera (mercoledì 24 febbraio), che vedrà impegnati sul campo del Gewiss Stadium Atalanta e Real Madrid, è un match destinato a restare nella storia, indipendentemente dal risultato. Una partita dall’alto valore simbolico e sportivo per Bergamo, che rischia però di avere pericolose ripercussioni sul piano sanitario qualora i tifosi atalantini decidessero di radunarsi per sostenere dal vivo la squadra di casa.
Per questa ragione Massimo Giupponi, direttore generale dell’Ats, ha lanciato un appello ai tifosi, chiedendo loro di seguire la partita restando a casa. «Accompagniamo i nostri calciatori nerazzurri idealmente con il sostegno della nostra vicinanza e col calore che loro meritano e noi sappiamo regalare – sottolinea in una lettera pubblicata anche sul sito della società nerazzurra -, ma con la prudenza che il momento storico ci richiede, evitando assolutamente la presenza fisica allo stadio e nelle sue vicinanze: teniamo ben presente il pericolo di contagio di quel virus che stiamo combattendo con tutte le nostre forze e capacità».
Di seguito, il testo integrale della lettera scritta da Massimo Giupponi:
Cari Tifosi Atalantini,
la giornata storica che stiamo per vivere sportivamente parlando, che vede la nostra Atalanta incontrare l’icona del calcio Real Madrid, è un’occasione di orgoglio, gioia e partecipazione sportiva che ci ricorderemo sempre.
Accompagniamo i nostri calciatori nerazzurri idealmente con il sostegno della nostra vicinanza e col calore che loro meritano e noi sappiamo regalare, ma con la prudenza che il momento storico ci richiede, evitando assolutamente la presenza fisica allo stadio e nelle sue vicinanze: teniamo ben presente il pericolo di contagio di quel virus che stiamo combattendo con tutte le nostre forze e capacità.
Viviamo la grande e storica partita con la prudenza e la cautela che il momento e le misure sanitarie di prevenzione richiedono, evitando incontri, abbracci, cori ed assembramenti. Verrà di nuovo il momento di vivere questi atteggiamenti nella massima libertà, e sicuramente noi saremo lì, ma occorre avere ancora pazienza: la stessa che abbiamo dimostrato nell’attendere questo incontro-sogno col Real.
Il popolo dei tifosi bergamaschi ancora una volta saprà dare la sua vicinanza alla DEA dimostrando il suo affetto ed il rispetto del prossimo: pur se a casa davanti alla tv, ci sentiremo perfettamente parte di un piccolo pezzo di storia calcistica di Bergamo, da raccontare ai nipoti…