Atalanta-Torino si recupera l'11 maggio, salvo semifinali di Europa League. E il ricorso?
I vertici del calcio hanno fissato le date delle partite rinviate per Covid. Ma si è ancora in attesa dei verdetti della giustizia sportiva
di Fabio Gennari
Ci sono situazioni che vanno oltre ogni comprensione, difficili da spiegare e ancor di più da capire. La Lega Calcio ha da poco fissato le date dei recuperi relativi alle gare della 19esima e 20esima giornata, ovvero quelle saltate per Covid a inizio 2022: Udinese-Salernitana si giocherà il 20 aprile, il 27 aprile sono in programma Fiorentina-Udinese, Salernitana-Venezia e Bologna-Inter, mentre Atalanta-Torino è al momento fissata per mercoledì 11 maggio. La gara dei nerazzurri è segnata con un asterisco perché tutto dipenderà dal cammino in Europa League dei nerazzurri.
Fin qui tutto quasi normale, se non fosse che l'Atalanta (ma anche l'Inter) ha un ricorso pendente al Collegio di Garanzia dello Sport del Coni proprio per la gara contro il Torino. Si è saputo che la decisione per i meneghini sarà presa il 13 aprile, quella per la gara dei bergamaschi addirittura dopo, e quindi fissare una scadenza (tra l'altro passibile di spostamento nel caso in cui la Dea approdasse in semifinale di Europa League) con così largo anticipo è decisamente molto strano.
In ogni caso, la possibilità di giocare contro il Torino oltre quattro mesi dopo la data di calendario (6 gennaio) è ormai una certezza, con uno scenario che potrebbe addirittura diventare incredibile (o quasi unico) se l'Atalanta si vedesse dar torto all'ultimo grado di giudizio ma andasse in semifinale di Europa League: a quel punto, giocare nell'ultima settimana del campionato o addirittura qualche giorno dopo (ammesso che si possa) sarebbe
molto più di una semplice previsione.