Il personaggio

Occhio a Lookman, le prestazioni crescono e i numeri sono da urlo. Il giallo? Inconcepibile

Sta entrando negli automatismi con sempre maggior sicurezza, segna e cerca gli assist per i compagni nonostante il minutaggio sia ancora ridotto rispetto ai 90 di gara

Occhio a Lookman, le prestazioni crescono e i numeri sono da urlo. Il giallo? Inconcepibile
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di Fabio Gennari

I numeri di Ademola Lookman sono molto interessanti. Il numero 11 nerazzurro ha finora collezionato 9 presenze come de Roon e Koopmeiners, il minutaggio non è paragonabile (siamo poco sopra al 50 per cento rispetto agli olandesi, che non hanno saltato nemmeno un secondo di gara) eppure in fase offensiva il ragazzo sta incidendo alla grande. Non solo per i gol segnati ma anche in tanti altri dettagli che, dentro ad una partita, diventano spesso determinanti.

Con quello di Udine siamo a 3 gol realizzati (contro Sampdoria e Fiorentina gli altri due), uno annullato (Sampdoria), un'autorete procurata (Monza), un rigore procurato (Torino) e un assist per Hojlund (Monza). Certo, c'è stato anche un passaggio a vuoto (Verona), ma nel complesso il nuovo attaccante della Dea sta entrando con continuità nei meccanismi e i riscontri sono importanti: ha giocato poco più della metà dei minuti a disposizione, è entrato in 6 gol sui 14 segnati e ha la miglior media realizzativa della squadra (una rete ogni 154 minuti).

La sua giornata alla Dacia Arena, tuttavia, è stata anche segnata da un cartellino giallo incredibile. Dopo ogni rete, il numero 11 atalantino festeggia con il gesto degli occhiali. Un richiamo al suo cognome, una caratteristica che ormai stanno imparando a conoscere tutti, tranne il direttore di gara Doveri. Che probabilmente non lo sapeva e ha deciso di ammonirlo (tra lo stupore generale). Una domanda sorge spontanea: se anche non sai che esulta in quel modo, perché il gesto degli occhiali viene considerato talmente grave da meritare un giallo? Nessun senso, nessuna spiegazione.

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