Attenzione allo Sporting, Amorim non bluffa. Ha semplicemente fatto due conti

di Fabio Gennari

«La nostra priorità è il campionato, non vogliamo correre rischi, faremo dei cambi». Il tecnico dello Sporting Lisbona, Amorim, alla vigilia della gara contro la Dea, ha espresso questi concetti in conferenza stampa e ha chiaramente fatto trasparire come la squadra portoghese sia focalizzata principalmente sulle vicende interne, ovvero la concreta possibilità di vincere il terzo titolo lusitano dal 2000 in avanti, spezzando l'egemonia di Porto e Benfica.

A proposito di Porto e Benfica: per meglio inquadrare le parole di Amorim è giusto dare qualche numero. Il Portogallo avrà solo una squadra qualificata direttamente alla prossima Champions League, ovvero la vincitrice del campionato. L'accesso alla fase a gironi della nuova edizione vale almeno una cinquantina di milioni di euro, Porto e Benfica sono le due squadre portoghesi che invece risultano già qualificate al Mondiale per Club che nell'estate 2025 coinvolgerà 32 squadre e garantisce, a sua volta, almeno 50 milioni di euro di introiti.

Con simili cifre sul tavolo, si capisce ancor meglio quanto sia importante per lo Sporting Lisbona il titolo nazionale, al di là del risultato sportivo. Le dichiarazioni e le scelte del mister dei portoghesi, quindi, sono in linea con lo scenario.

Detto questo, pensare che l'Atalanta avrà vita facile è profondamente sbagliato. Lo Sporting è una squadra forte, con valori veri e giocatori che cercheranno di vincere la partita. Perché tutti i calciatori di livello vanno in campo per ottenere il successo. Se l'Atalanta avrà la meglio, si meriterà grandi applausi perché avrà eliminato una compagine forte. Conta il campo, come sempre. Le dichiarazioni hanno una logica precisa, ma nessuno gioca per perdere.