Attesa la decisione del Giudice Sportivo su Atalanta-Torino (in ballo c'è anche il "destino" di Freuler)
In attesa delle decisioni sul 3-0 a tavolino, da cui dipende anche la squalifica dello svizzero: potrà giocare o no la prossima partita della Dea?
di Fabio Gennari
Ore frenetiche, attesa per tante notizie e un dispositivo del Giudice Sportivo che potrebbe essere molto importante. Soprattutto, speriamo sia decisivo. Nel senso più pieno del termine. Dopo la gara non disputata domenica a Bergamo per mancanza dell'avversario, tutti i documenti sono stati inviati al Giudice Sportivo, che si pronuncerà oggi (8 gennaio). Cosa può accadere? Le opzioni sono due: o il risultato resta subjudice, quindi viene rimandata la valutazione, oppure si procede con il 3-0 a tavolino per l'Atalanta e un punto di penalizzazione al Torino.
Anche in questa eventualità, ovvero con un risultato a favore della Dea perché l'avversario non si è presentato, prima di mettere la parola fine sulla questione bisognerà comunque attendere i successivi gradi di giudizio (alla fine la gara sarà da giocare, ma il rischio di vederla a Pasqua è molto alto). Intanto, però, Freuler sarebbe libero di giocare, perché la sua squalifica verrebbe ritenuta scontata. Certo, se poi arrivasse una decisione definitiva di annullamento della gara del 6 gennaio, lo svizzero non potrà giocare nella prima gara utile successiva alla decisione, ma la questione si sposterebbe più in là.
A rendere la questione Atalanta-Torino ancora più strana c'è un evento abbastanza singolare che si è verificato ieri mattina e che nessuno ha spiegato. Il centrocampista Rincon si è presentato a Genova per le visite mediche con la Sampdoria, ci sono video e foto (con tanto di post su Instagram dello stesso giocatore granata). Il dettaglio? Rincon dovrebbe far parte del gruppo squadra del Torino, era all'ombra della Mole ad allenarsi nei giorni scorsi e quindi avrebbe dovuto essere in quarantena domiciliare come tutti gli altri giocatori: per questo motivo, i granata non sono partiti per Bergamo.
Certamente ci sarà una spiegazione del perché un giocatore del Torino, nemmeno 24 ore dopo e nei 5 giorni di quarantena imposti dalla Asl (ufficializzati dai granata sul loro sito ufficiale), ha lasciato casa e città per cambiare addirittura regione e fare le visite con una nuova squadra...