Bella notizia da Zingonia: «Scalvini, parte del lavoro in gruppo». E lui sorride
Ormai siamo vicini al ritorno in campo del ragazzo, tra i convocati e poi in partita. Il classe 2003 cresciuto nel vivaio davvero non vede l'ora
di Fabio Gennari
Quando ai sei mesi mancano ancora una ventina di giorni, la conferma di come Giorgio Scalvini abbia ormai imboccato la strada del ritorno in campo arriva dal bollettino di Zingonia sugli infortunati.
Dopo mesi a leggere «Scalvini: terapie» o «Scalvini: lavoro individuale», è comparso, finalmente, un grandioso «parte del lavoro in gruppo». Quella "parte" può essere piccola o grande, del resto fare errori adesso non è consentito e nessuno vuole accelerare il rientro. Però Scalvini c'è. E presto darà una mano.
Lo sfortunato difensore classe 2003 si è rotto il crociato al termine di Atalanta-Fiorentina 2-3 dello scorso 2 giugno, in quella partita aveva anche fatto gol (era il recupero, giocato a campionato già concluso, della giornata sospesa a causa del malore che ha poi portato alla scomparsa di Joe Barone, alto dirigente della Fiorentina).
Il ritorno tra i disponibili di Scalvini, ormai imminente, apre scenari importanti sia di campo che di mercato. Con lui, Hien, Djimsiti, Kossounou e Kolasinac siamo a cinque difensori centrali per tre posti. Più de Roon e Ruggeri adattabili e oltre ai lungodegenti Toloi e Godfrey. È chiaro che il numero 42 della Dea non sarà una comparsa ma un protagonista e recuperarlo adesso, con così tante partite davanti, è un bene assoluto che va protetto in ogni modo.