Ben 118 giorni dopo, porta inviolata a Bergamo: altro bel segnale (grazie a Musso)
I nerazzurri dovevano ritrovare solidità difensiva e con la Samp lo hanno fatto. Merito pure delle super parate dell'argentino
di Fabio Gennari
All'ombra di Città Alta, l'ultima volta che si è vista la porta della Dea inviolata è stata il 2 ottobre 2022. Era il giorno di Atalanta-Fiorentina, l'1-0 finale lo firmò Lookman su perfetto assist di Muriel dalla linea di fondo e tra i pali nerazzurri c'era Sportiello, che riuscì a chiudere i rubinetti offensivi della Viola.
Per trovare uno zero alla casella dei gol subiti con Musso in porta, invece, bisogna tornare a Roma-Atalanta (0-1) del 18 settembre (ma l'argentino giocò pochi minuti) o addirittura a Monza-Atalanta (0-2) del 5 settembre. Si tratta di un aspetto importante di Atalanta-Sampdoria.
Chiaro che conquistare il "clean-sheet" contro un attacco capace di segnare appena otto gol in venti partite non è qualcosa di pazzesco, ma parlando dell'Atalanta che nell'ultimo periodo ha segnato molto ma ha anche subito parecchio è qualcosa meritevole di sottolineatura. Anche e soprattutto perché non si è trattato di una partita in cui l'avversario non ha mai tirato in porta ma, anzi, dopo appena 9 minuti ci sono state due ottimi interventi del numero 1 argentino.
L'estremo difensore della Dea si è meritato un 7 pieno grazie al tuffo su Gabbiadini prima e alla spaccata su Augello poi, che hanno tenuto la partita sullo 0-0. Il fatto di aver compiuto quegli interventi, per nulla semplici, sotto la Curva Pisani è qualcosa di ancora più significativo. Se anche il portiere argentino riesce ad alzare il suo rendimento e a diventare decisivo con parate importanti, il beneficio per tutta la squadra è evidente: non si può sempre pensare di superare gli avversari con tre o quattro gol segnati, abbassare il numero di quelli presi è la soluzione.