Guai a dimenticarlo

Bergamo adesso è esaltata, ma sarà fondamentale esserci anche nei momenti difficili

L'abbraccio della gente, in momenti come questo, è scontato. Ma sarà importante quando le cose andranno bene, con il pubblico sempre presente

Bergamo adesso è esaltata, ma sarà fondamentale esserci anche nei momenti difficili
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di Fabio Gennari

Lo vedi negli occhi della gente, lo percepisci dai messaggi che arrivano, lo conferma ogni commento social: Bergamo, in questo momento, è in uno stato di esaltazione calcistica semplicemente incredibile. E non parliamo solo della parte nerazzurra, ma proprio di tutta la città, perché è quasi impossibile non parlare dell'Atalanta girando tra via XX Settembre e il Sentierone, piuttosto che in Corsarola.

Ci sono anche i tanti turisti stranieri che chiedono informazioni sulla Dea. Qualcuno racconta di ricevitorie della provincia che hanno continui acquisti di biglietti da parte di chi arriva da fuori per assistere a una partita della squadra di Gasperini, quasi fosse ormai un'attrazione.

Tutto bello, tutto coinvolgente. Ma quello che più regala fiducia, pensando alle prossime partite e agli impegni che verranno, è quanto Bergamo sarà capace di fare quadrato attorno alla squadra se qualcosa, tra un po', non dovesse andare per il verso giusto. Perché non potrà succedere sempre di andare in campo e prendere a pallonate gli avversari. Che è quello che accade oggi. Arriveranno momenti complicati, serate forse non come quella contro il Como ma simili. Quel martedì sera di fine settembre giravano messaggi del tipo "pensiamo a salvarci". Per fortuna, casi più unici che rari.

La tifoseria orobica si è sempre distinta per il sostegno incondizionato alla Dea. Ora le cose vanno davvero bene, ma per arrivare alla fine e conquistare qualcosa di importante - come successo il 22 maggio 2024 a Dublino - sarà determinante arrivare con il cuore, con il sostegno e con la voce lì dove, magari per una gara storta o sfortunata, non arriveranno Retegui o Kolasinac, De Ketelaere o De Roon, Lookman o Kossounou. Bergamo è una cosa diversa, lo sanno tutti. Guai a dimenticarlo quando lo scintillio dei risultati sarà un po' annebbiato.

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