Bergamo-Salerno, andata e ritorno: video e foto della trasferta dei 54 tifosi nerazzurri
La gara dell'Arechi è stata vista dal vivo da un manipolo di atalantini che hanno viaggiato fino in Campania con un bus e altri mezzi in autonomia
di Fabio Gennari
Nella bolgia dell'Arechi, con la curva di casa impegnata in cori incessanti per tutti i 90' minuti di gioco, il settore ospiti è stato animato da 54 tifosi atalantini che alla fine hanno fatto festa. Salerno è la trasferta via terra più lontana del campionato ed era consentita solo ai possessori di Dea Card. Per raggiungere la Campania, a parte qualche sostenitore che ha scelto di muoversi in autonomia con treno e van, il grosso dei bergamaschi ha scelto "Chei de la Coriera". L'associazione di tifosi atalantini capitanata da Marco e Alessandro (per tutti "il Lissa") ha organizzato l'unico bus partito in direzione Salerno per un viaggio durato complessivamente poco meno di 27 ore.
Il torpedone dei tifosi ha lasciato Bergamo intorno alle 6.30 del mattino di sabato per fare poi ritorno a casa dopo le 9 di domenica mattina. Un viaggio lunghissimo, organizzato nei minimi dettagli e che ha previsto una sosta colazione a metà mattina e pure un pranzo in compagnia ad Attigliano (provincia di Terni) prima dell'arrivo a Salerno, senza nessun tipo di intoppo, verso le 19. Le immagini arrivate dal ristorante nel primo pomeriggio già certificavano il clima di amicizia che regnava nel gruppo con un dettaglio per nulla secondario: "Chei de la Coriera" forniscono un servizio aperto a tutti, a bordo sono saliti tifosi che magari nemmeno si conoscevano prima e che oggi, dopo un viaggio così, sono certamente un po' più amici.
Allo stadio, il confronto canoro con le migliaia di salernitani presenti non poteva reggere, ma in diversi momenti della partita gli orobici si sono comunque fatti sentire. Dopo una prestazione tutt'altro che esaltante, la rete di Zapata che ha sancito la vittoria finale ha scatenato la festa, con la squadra che ha ringraziato i presenti andando a lanciare alcune magliette e applaudendo tutti in modo convinto. Particolare curioso: una delle casacche è finita nel fossato di sicurezza che divide il settore dal campo e dopo alcuni minuti di titubanza uno dei presenti ha deciso di calarsi per recuperarla ed è poi risalito grazie all'aiuto e all'abbraccio di tanti altri tifosi.
Il ritorno a Bergamo si è poi svolto durante la notte. Dopo le temperature decisamente gradevoli di Salerno, all'ombra di Città Alta i tifosi della Dea hanno trovato pioggia e vento ma il bottino, tra maglie e punti i classifica, ha reso meno faticoso un viaggio che chi c'era si ricorderà per parecchio tempo. Sabato prossimo si va a Milano, la trasferta più corta dell'anno, e la speranza è quella di poter vedere una cornice di atalantini ben più numerosa e più rumorosa.