Volto nuovo

Bernasconi, il mancino che si è preso la scena in Champions: l’Atalanta ha un’alternativa in più

Nonostante la differenza d'esperienza e di valore assoluto, il laterale della Dea non ha affatto sfigurato a Parigi e si candida per un ruolo da protagonista

Bernasconi, il mancino che si è preso la scena in Champions: l’Atalanta ha un’alternativa in più

di Fabio Gennari

A mente fredda, ripensando alla serataccia contro il Psg, è bello ricordare il volto di Lorenzo Bernasconi, ragazzo classe 2003 che dopo l’esordio in A di domenica scorsa con il Lecce (5 minuti) ha fatto anche i suoi primi 90 minuti (più recupero) in Champions League.

Non era scontato tenere bene il campo, farlo contro Hakimi (che è il terzino più forte di tutti) e mettersi comunque in mostra, sia per diligenza tattica, sia per personalità e pure con qualche sortita offensiva.

Quando sono arrivate le formazioni, lo sbigottimento è stato generale, ma bisogna anche dire che nessuno vede gli allenamenti e quindi non si hanno dettagli adeguati per fare valutazioni approfondite. Bernasconi è l’ennesimo giovane che l’Atalanta lancia nel calcio che conta. Il ragazzo ha risposto bene, servono certamente conferme, ma di certo siamo in presenza di un elemento in più su cui poter contare. Un giocatore con caratteristiche sostanzialmente uniche in rosa, dato che Bakker, l’altro mancino naturale, è ai box.

I 90 minuti di Parigi hanno mostrato a tutti le qualità del ragazzo, Juric lo ha incoronato ufficialmente come giocatore della prima squadra nella serata più difficile tra le otto di Champions (almeno sulla carta) in programma. E adesso gli esterni da cui pescare possiamo considerarli davvero quattro: Bellanova e Zalewski i titolari, Bernasconi e Zappacosta le alternative. Tutti ragazzi che possono scendere in campo in Italia e in Europa con esperienza e freschezza che si uniscono a tecnica e resistenza.