«Boga utile alla causa», Gasperini coccola il cambio decisivo. Un segnale al mercato?
«Riusciamo sempre a iniziare in salita», esordisce il Gasp. Che poi elogia Hojlund: «È straordinario: ha una generosità pazzesca e ha margini per migliorare tecnicamente»
di Giambattista Gherardi
È tempo di rimonte per l'Atalanta e dopo il 2-2 con lo Spezia, arriva la vittoria a Bologna. Il sorriso sornione di Gasperini (che pure aveva lodato, a dispetto dei più, la prestazione in Liguria) nel capoluogo emiliano si allarga sereno, consapevole di portarsi a Bergamo tre punti estremamente importanti. Il mister, ai microfoni di Sky, dedica innanzitutto un ricordo a Gianluca Vialli, «campione in campo e grande uomo anche e soprattutto in allenamento, senza sconti e sempre in prima fila. È stato davvero un esempio». L'analisi della partita non può non partire dall'ennesimo gol subito in apertura.
«Riusciamo sempre - afferma Gasperini - a iniziare in salita. Partiamo da 0-1, e questo condiziona le nostre partite e mette gli avversari in posizione ideale per difendersi. Ho visto però mordente e voglia di risalire ed è un segnale importante. Con l'Inter e col Napoli siamo anche andati in vantaggio e questo carattere può aiutare anche in quelle situazioni, solo in apparenza opposte Ci è tornata un pò di "carogna", torniamo a guardare la classifuca e nonostante tutto siamo lì nei quartieri alti».
I cambi hanno dato ragione al mister, anche se a dominare la scena è la conferma del talento di Hojlund, autore del gol vittoria.
«È straordinario, - aggiunge il mister - in questi mesi, nonostante i 19 anni, è cresciuto tanto. Ha una generosità pazzesca e ha margini per migliorare tecnicamente anche, per esempio, nel gioco aereo. Boga era a disposizione ed era utile alla causa: conseguente metterlo in campo, come faccio con tutti i giocatori in rosa. Era così anche con Malinowskyi che ci ha salutato, in 17 partite credo sua sceso in campo almeno 13 volte. Di Boga mi serviva la fantasia, rispetto alla fisicità di Pasalic e ha fatto bene».
Al microfono arriva anche Hojlund per uno scambio di battute in favor di telecamera.
«È un talento, brava l'Atalanta, ma anche lo Sturm Graz a scovarlo in Danimarca. Non è facile, bisogna lavorare con osservatori bravi che ci sono e che forse in Italia vengono più indirizzati al nostro "orticello" nazionale». Bisogna guardare all'Europa, come dice Percassi. E se ora anche il Gasp cominciasse a essere d'accordo?