Parla Borriello: « Ho tre mesi per guadagnarmi la conferma»

Parla Borriello: « Ho tre mesi per guadagnarmi la conferma»
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Arrivato all’ultimo, quasi all’improvviso. Ma già pronto a dare il meglio di sé per portare in alto l’Atalanta e, magari, conquistarsi una conferma in vista della prossima stagione. A Zingonia oggi è stato il giorno di Marco Borriello, neo acquisto della sessione invernale di mercato, il quinto degli orobici dopo Diamanti, Freuler, Djimsiti e Gakpé. A chi crede che l’ex-ariete del Carpi sia a Bergamo solo temporaneamente in vista di un suo futuro negli Usa, è lui stesso a rispondere, nella conferenza delle 17.30 con la stampa: «Devo sparare tutto in questi tre mesi e mezzo, per guadagnarmi la conferma. Qui si sta bene, il mio obiettivo è quello di rimanere. Non ho ancora preso nessuna decisione, voglio ripagare la fiducia, poi a giugno ci incontreremo e discuteremo».

Il futuro di Denis. Uno dei primi pensieri affrontati da Borriello è relativo a German Denis. Un nome pesantissimo con cui confrontarsi in questi giorni, quando sembra che il Tanque sia ormai prossimo a lasciare l’Italia: «Su Denis non voglio entrare in merito: qui a Bergamo è un giocatore importantissimo, io mi alleno e poi decide il mister». Poco prima era stato il direttore generale Marino a spiegare la situazione della punta argentina, con un laconico «sta vivendo giorni particolari». Poche parole, ma che fanno capire quanto sia in evoluzione il futuro di Denis. Che però sabato sicuramente col Sassuolo ci sarà, disponibile per giocare, forse, la sua ultima gara con la Dea.

La presentazione di Marco Borriello
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La scelta del numero di maglia. Borriello poi ha voluto spiegare alcune cose di sé. In primis la scelta del numero di maglia, il 22. Una cifra tutt’altro che banale, che gli ricorda «il compleanno di mia madre, la morte di mio padre, il numero civico dove abito». Poi ha detto la sua sugli ultimi, turbinosi, anni della sua carriera, dove la punta è stata costretta più volte a cambiare maglia: «Sono stato a Roma per cinque anni, negli ultimi quattro cambiavo squadra e iniziavo a metà campionato». A Carpi ha giocato i primi mesi di questa stagione, e qui «mi sono ambientato subito, riuscendo a fare anche dei gol. Il Carpi ha fatto scelte diverse, tecniche o societarie dovrei chiederlo a voi, ma dal primo di gennaio ero fuori dai piani. Continuerò qui».

 

 

Stupore Zingonia. Il sorriso dell’attaccante pare quello giusto, la convinzione si direbbe che c’è tutta: ieri, su Twitter, il ragazzo ha voluto mettere subito la foto della firma del nuovo contratto con l’Atalanta, per dare un segnale a tutti i tifosi e far capire di voler iniziare al più presto la nuova avventura. E il primo impatto con Zingonia, dice, ha superato le attese: «Bellissimo, devo dire la verità, non pensavo che l’Atalanta fosse una società così attrezzata. A livello strutturale si avvicina molto alla Juventus, al Milan, alla Roma. Devo dire che sono rimasto molto colpito. Non c'è mai stata l'opportunità di venire prima di oggi».