Brava Atalanta, ma il Real è più forte: a Varsavia finisce 2-0 coi gol di Valverde e Mbappé
Nonostante un ottimo primo tempo e una clamorosa parata di Courtois a inizio ripresa su Pasalic, i blancos vincono 2-0 e alzano la coppa
di Fabio Gennari
Hanno vinto i più forti, ma i nerazzurri sono stati comunque molto bravi. Parafrasando Gasperini, che dopo Dublino aveva usato questi aggettivi per descrivere l’Atalanta vincente in Europa League, il successo del Real Madrid per 2-0 contro la Dea premia giustamente una squadra di livello mondiale, contro cui l’Atalanta dev’essere orgogliosa di aver saputo lottare per oltre un’ora di gioco. Decidono il risultato Valverde e Mbappé, Musso è il migliore in campo dei nostri perché evita il tracollo nel momento in cui Bellingham (premiato come migliore in campo) rompe gli argini. Alla fine, tutto è andato come ci si immaginava che sarebbe andata.
Nessuna sorpresa nelle scelte iniziali dei due allenatori, l’unica piccola novità è la posizione di Bellingham, che parte da mezzala di sinistra nel 4-3-3 di Ancelotti, mentre l’Atalanta è confermata con il 3-4-1-2 che vede Pasalic alle spalle di Lookman e De Ketelaere. In questo caso, gli avanti nerazzurri partono molto larghi per lasciare spazio al croato (ma anche a Ederson) e provare così l’inserimento centrale.
Dopo lo spettacolare ingresso in campo delle due squadre con le rispettive coppe vinte - Europa League per la Dea e Champions League per gli spagnoli -, la gara inizia con l’Atalanta attenta a non concedere nessun tipo di spazio agli avversari: nei primissimi minuti, sia Kolasinac che Hien sono molto aggressivi su Mbappé e Vinicius, che capiscono subito come i metodi degli orobici siano quelli toste delle serate più belle. La prima azione interessante, però, è proprio dell’Atalanta: al 6’ palla filtrante di De Ketelaere per Zappacosta, che in piena area perde il tempo del cross e non conquista nemmeno il calcio d’angolo.
Al quarto d’ora, Valverde scappa in profondità a Ederson e mette in mezzo per Mbappé: il destro a colpo sicuro del francese è repentino, ma sulla traiettoria c’è Hien, che ribatte prima che Musso debba metterci i guantoni. Poco più tardi, de Roon penetra in area su assist di De Ketelaere e mette al centro un cross potente deviato da Militao sulla traversa. Con il passare dei minuti, l’Atalanta sembra sempre più sciolta e a cavallo della mezz’ora Ederson (già ammonito) si mette in mostra prima con un destro da fuori area che finisce sul fondo di un soffio (27’) e poi con un assist in campo aperto per Lookman, non sfruttato dal nigeriano, chiuso all’ultimo respiro da Rudiger (34’). Nel recupero del primo tempo, palla di Vinicius per Rodrygo, che è in gioco (alle spalle di tutti c’è Bellingham, che però non partecipa all'azione) e scarica di destro sulla traversa una palla che finisce poi sul fondo.
Il secondo tempo si apre con l’Atalanta in attacco: al 47’ cross perfetto di de Roon in area, con Pasalic che stacca e trova la mano di richiamo di Courtois a togliere la palla dall’angolino e a mettere in angolo con un intervento davvero miracoloso. Con il passare dei minuti, però, sale in cattedra Bellingham, che entra in tutte le azioni di un Real decisamente più fluido, meno bloccato e che, alla fine, sblocca il match. Al 59’ spunto di Vinicius in area sulla sinistra, cross rasoterra al centro morbido e Valverde tutto solo (lì manca Ederson) appoggia in rete il vantaggio. Poco dopo, Musso interviene per due volte su Vinicius (61’, miracolo in angolo) e Bellingham (62’) per tenere aperta la partita, ma al 66’ arriva il raddoppio del Real con Mbappé: palla persa da Hien contro Rodrygo, palla che arriva in area a Bellingham (sempre lui), che pesca meravigliosamente il centravanti francese, bravo a mettere la palla là dove Musso non può arrivare.
Gasperini con i cambi prova a cambiare un po’ l’inerzia del match (entrano in successione Retegui, Godfrey e Bakker), ma il Real Madrid continua con le sue fiammate a mettere in difficoltà la difesa atalantina. In un paio di occasioni, in area degli spagnoli Retegui non riesce a trovare lo spiraglio giusto: ce l'avesse fatta, saremmo a raccontare forse un finale diverso. All’88’ cross di Ruggeri per Godfrey, che con il destro al volo non trova la porta; nel finale Gasperini regala il sogno di giocare contro il Real Madrid anche a Palestra e Manzoni, poi la gara finisce con gli spagnoli che conquistano il trofeo e l’Atalanta che va sotto la curva a prendersi applausi veri, sinceri e meritati. Onore ai più forti, che hanno vinto, ma tanti complimenti a una Dea che ha fatto il massimo.
Real Madrid-Atalanta 2-0
Reti: 59’ Valverde (R), 68’ Mbappè (R).
Real Madrid (4-3-3): Courtois; Carvajal (89’ Vazquez), Militao, Rudiger, Mendy; Valverde, Tchouameni, Bellingham (89’ Ceballos); Rodrygo (77’ Modric), Vinicius (89’ Arda Guler), Mbappé (83’ Diaz). All. Ancelotti.
Atalanta (3-4-1-2): Musso; Djimsiti, Hien (90’ Palestra), Kolasinac (71’ Bakker); Zappacosta (63’ Godfrey), Ederson, de Roon, Ruggeri; Pasalic (90’ Manzoni); De Ketelaere (63’ Retegui), Lookman. All. Gasperini.
Arbitro: Scharer (Svizzera).
Ammoniti: 9’ Ederson (A), 35’ Bellingham (R), 42’ Vinicius (R), 64’ Djimsiti (A).