Che delusione...

Brutta prova dell'Italia contro la Spagna, Scamacca troppo solo in avanti e poco in partita

Il centravanti è stato poco incisivo, ma per nulla supportato dai compagni. E questo dimostra una volta di più la grandezza dell'impresa dell'Atalanta

Brutta prova dell'Italia contro la Spagna, Scamacca troppo solo in avanti e poco in partita
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di Fabio Gennari

Una differenza francamente imbarazzante. Una superiorità che l'autorete di Calafiori non certifica nelle sue corrette dimensioni e una prova, atalantinamente parlando, poco convincente di Scamacca. Che, tuttavia, è stato lasciato davvero troppo solo in avanti.

Spagna-Italia 1-0, seconda sfida degli Europei in corso di svolgimento in Germania, ha messo a nudo le abissali differenze che ci sono, in questo momento, tra le due squadre. Perché il primo passo per cercare di colmare il gap è riconoscerne la dimensione.

Se il migliore in campo è il tuo portiere e nessuno dei duelli individuali viene vinto da un tuo giocatore; se nello specchio avversario non riesci a mettere nessun pallone che possa farsi chiamare "palla gol", significa che hai fallito. Su tutta la linea. E l'idea di giocare raccolti, di accettare la pressione alta degli avversari per provare ad andare in profondità con gli incursori e Scamacca a fare da boa d'attacco è naufragata quasi subito sui metri di distanza che separavano il centravanti e i suoi compagni.

Scamacca non ha fatto una grande partita. Anzi. Il numero 9 azzurro è parso poco brillante, qualche imprecisione di troppo in appoggio ha evidenziato la sua prova negativa (che va riconosciuta), ma ha anche fatto capire quanto è grande quello che, in sfide contro avversarie più forti come Liverpool e Bayer Leverkusen, a Bergamo si è visto nitidamente: sono più forti? Attaccali. Quando la squadra si muove con questo input, anche la partita di Scamacca, ovvero del centravanti, è tutta un'altra cosa.

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