Caldara è salito in cattedra Mamma mia che giocatore!

Caldara da applausi, Atalanta gagliarda e Gasperini quasi da lode. La Dea che vince a Pescara è una squadra vera, a parte Paloschi (comunque sufficiente la sua prova) tutti i ragazzi di Gasperini giocano con grande piglio una gara sopra la media ed escono dal campo dello stadio Adriatico con un risultato che fa sognare tutta la città. Tra gli abruzzesi, nessuna prestazione degna di nota e troppa timidezza per chi si gioca la salvezza.

Berisha sv: serata tranquilla, a parte qualche uscita di ordinaria amministrazione il Pescara non crea pericoli dalle sue parti ma lui resta attento fino alla fine.

Konko 7: gioca nella zona di Caprari e il giallo del primo tempo è sintomatico di come non sia facile affrontare chi ha un passo diverso. Eppure è efficace fino alla fine, non molla di un centimetro e complessivamente si conferma una garanzia assoluta.

Caldara 9: il migliore in campo, per distacco. Colpisce una traversa, segna il gol decisivo e svetta in area contro qualsiasi oggetto volante che transita nella sua zona. E’ bello da vedere, rude quando serve ed efficace in ogni situazione. Mamma mia che giocatore.

Zukanovic 7: torna titolare e in avanti cerca subito fortuna con un bel colpo di testa (23’) che sfila sul fondo di poco. Nella battaglia bagnata e terremotata si esalta ed è bravo a non perdere mai la bussola. Rientro prezioso

Conti 7: da quella parte deve pensare più a difendere che ad offendere visto che in zona c’è sempre Caprari, è attento e si prende alcune licenze in uscita palla al piede che dimostrano una tranquillità interiore invidiabile. L’angolo del gol nasce da una sua incursione.

Kessie 7: prestazione poco appariscente ma efficace, ha una forza fisica che gli permette di arrivare sempre in fondo alle sue idee con tanto campo messo alle spalle. Se ritrova la brillantezza negli ultimi metri, tornerà ad essere irresistibile (83’ Gagliardini sv).

Freuler 7: ancora una volta prezioso, ancora una volta decisamente forte. Sembrava dovesse riposare e invece scende in campo e regala solidità a una manovra magari meno fluida del solito ma ugualmente vincente.

Dramè 7,5: è sempre più efficace, sempre decisivo, sempre nel vivo del gioco. Tutte le occasioni migliori passano dai suoi cross: nel primo tempo Zukanovic sfiora la porta, poi Caldara si ferma sulla traversa. Nel finale indossa pure la fascia da capitano, rischia per un lieve contatto su Pepe, ma nel complesso è davvero bravo.

Kurtic 8: parte molto bene con due conclusioni in pochi minuti, più che la spinta avanzata ciò che stupisce di lui è la grande capacità di muoversi nel posto giusto al momento giusto, è duttile e intelligente sul piano tattico e si conferma in forma strepitosa.

Paloschi 6: torna titolare dopo la gara di Cagliari e combatte molto, Caldara nel primo tempo gli leva dalla testa un pallone quasi vincente ma lui non si abbatte. Le occasioni non arrivano, ma con la squadra che gioca e vince, anche la sua prestazione sembra più bella.

Gomez 6,5: il più frizzante in avvio, la giocata per Freuler al 30’ ha ricordato le aperture di Pirlo nei tempi migliori. La pioggia battente caduta sullo stadio Adriatico ha reso il campo impossibile per le sue caratteristiche, esce ad inizio ripresa. (54’ D’Alessandro 7: entra e sfrutta l’effetto aquaplanning con la sua leggerissima rapidità. Impatto positivo e importante sulla gara).

All. Gasperini (Squalificato, in panchina il vice Gritti) 9: come fai a dare un voto più basso ad uno che da Pescara (con il Crotone) a Pescara inanella 4 vittorie in 5 partite offrendo prestazioni molto buone e con solo 2 gol subiti per giunta su calci piazzati? Sceglie il turnover limitato e ha ragione, insiste su Caldara e ha ragione e vince. Continua a vincere. E continua ad avere ragione.

Pescara: Bizzarri 6, Crescenzi 6, Campagnaro 5, Fornasier 6, Biraghi 5,5 (77’ Mitrita 5), Memushaj 5,5 (58’ Cristante 5), Brugman 4,5 (65’ Pepe 5), Aquilani 4,5, Zampano 5,5, Caprari 6, Manaj 5. All. Oddo 5