Decisione tra i pali

Carnesecchi adesso è il titolare, le gerarchie in porta sembrano essere definitive

È nei fatti, in questo avvio di 2024, la conferma dell'ex Cremonese come prima scelta del Gasp. Indipendentemente dal mercato

Carnesecchi adesso è il titolare, le gerarchie in porta sembrano essere definitive
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di Fabio Gennari

Le ultime cinque da titolare in campionato, la conferma in Coppa Italia con il Milan dopo che con il Sassuolo era sceso in campo Musso e, in precedenza, la partita in Polonia con il Rakow di metà dicembre, rivelatasi più del classico turno da protagonista concesso da Gasperini al portiere che gioca meno. Marco Carnesecchi si è preso l'Atalanta, difficile dire se in modo definitivo o meno, perché poi è sempre il campo che parla e il mister della Dea ci ha abituati a contropiedi. Ma la realtà, oggi, è questa.

Il classe 2000 romagnolo sta giocando con continuità e lo sta facendo anche molto bene, le valutazioni sono tutte positive e, al netto di qualche decisione azzardata in uscita (vedi Roma), c'è da essere soddisfatti.

La scelta è tecnica, come era stata tecnica quella della passata stagione, quando Musso venne messo in panchina a favore di Sportiello, nonostante si sapeva che a giugno l'italiano avrebbe salutato. Conta il campo, conta quello che vede e decide di fare un allenatore che ha avuto, ha e avrà sempre la piena fiducia della società.

Per risolvere il dualismo tra Carnesecchi e Musso non c'è bisogno di nessun intervento sul mercato: i giocatori sono a disposizione, si allenano a Zingonia e Gasperini sceglie. Chiaro che non è semplice, se ci sono due elementi che per valori sono vicini è più dura lasciar fuori uno o l'altro e in caso di errori il commento di chi pensa "era meglio l'altro" va messo in conto. Se si allenano bene, se sono a disposizione e garantiscono massima professionalità, però, tutto questo conta poco. Come i valori a bilancio (dimenticate i 20 milioni di Musso, il tempo passa e ci sono gli ammortamenti) e le (eventuali) richieste di cessione: per vedere l'argentino via dalla Dea serve trovare un secondo di massima affidabilità. Non è possibile? Gli scenari si rivalutano a giugno. Intanto gioca chi merita e lo decide solo Gasperini.

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