Le pagelle dopo l'Udinese

Carnesecchi e Zappacosta gli unici che meritano il 6. Buio pesto per gli attaccanti: non si salva nessuno

Prestazione difficile da commentare. Troppi elementi dei nerazzurri sotto ritmo e sotto tono. Zalewski, Scamacca e Samardzic i peggiori

Carnesecchi e Zappacosta gli unici che meritano il 6. Buio pesto per gli attaccanti: non si salva nessuno

Pochissimo da salvare nella sconfitta per 1-0 dell’Atalanta contro l’Udinese. Prestazione complessivamente molto negativa e tanti brutti pensieri che affiorano in un momento in cui c’è davvero poco a cui aggrapparsi per restare ottimisti. L’Atalanta perde anche la sua imbattibilità in campionato e la prova peggiore della stagione incide sulle valutazioni dei singoli.

Carnesecchi 6: il primo intervento, semplice, arriva al 15’ sul sinistro di Zaniolo (centrale). Al 20’ si ripete in tuffo su Kamara. Subisce gol da Zaniolo senza che abbia colpe, mentre al 44’ vola a salvare in tuffo su Karlstrom, che cerca di insaccare da fuori area. Nella ripresa non deve mai intervenire. Tra i pochissimi a salvarsi.

Kossounou 5,5: scambia un po’ l’uomo con Hien, tra Atta e Buksa, e prova anche qualche sortita offensiva, ma fino al riposo non è mai pericoloso. Anche nella ripresa è molto mobile e cerca di tenere in piedi la baracca ,ma alla fine la sua prova non è sufficiente.  (85’ Brescianini s.v.).

Hien 5: bel duello con Buksa, soprattutto corpo a corpo. È attento a coprire e concede poco in area di rigore. Cala visibilmente alla distanza e nell’ultima mezz’ora di gara perde duelli e palloni. Chiude in grandissima difficoltà.

Djimsiti 5,5: Zaniolo è suo ed è proprio il giocatore che segna e manda le squadre al riposo sull’1-0 per l’Udinese. Dopo l’intervallo è tra gli ultimi a mollare. Non bene, ma, come per Kossunou, la sua prova è tra le meno negative.

Zappacosta 6: subito molto attivo, cross perfetto per il gol di Sulemana, annullato al 23’ proprio per fuorigioco di partenza dell’esterno. Purtroppo è in ritardo nella chiusura su Kamara da cui nasce il gol del vantaggio friulano. Bravo a mettere sul piede di Krstovic la palla dell’1-1 (incredibilmente fallito) al 63’. Gara senza squilli, ma è tra i pochi a farsi un po’ vedere. Anche quando passa a sinistra.

Ederson 5: troppo passivo, troppo lento, troppo prevedibile. Giornata in cui si vede nettamente quanto sia lontano dalla sua versione migliore, quella che abbiamo imparato a conoscere negli anni scorsi.

Pasalic 5: non cambia mai passo, come per Ederson la sua prestazione è totalmente negativa. Alla fine, i centrocampisti avversari sono risultati più bravi, più in palla, più in forma di quelli nerazzurri.

Zalewski 4,5: inizia timido, regala palloni e occasioni all’Udinese ed è in ritardo su Zaniolo che segna il gol del vantaggio. Non ci sono tracce positive nella prima frazione di gioco e nemmeno nel secondo tempo, fino a quando resta in campo. (77’ Bellanova s.v.: va vicino al gol con una bella conclusione al volo rimpallata vicino alla linea, ma gioca troppo poco per meritare il voto).

Samardzic 4,5: torna titolare dopo il Como, ma nel primo tempo Solet lo anticipa praticamente sempre e non riesce mai a prendersi spazi. Nella ripresa è impalpabile. Serve molto di più. Occasione persa. (77’ De Ketelaere s.v.: entra troppo tardi. In una prestazione così negativa di tanti compagni doveva giocare da inizio secondo tempo).

Scamacca 4,5: torna titolare 63 giorni dopo l’ultima a Parma. Nel primo tempo la sua prova è molto negativa, perché sbaglia troppe cose, anche molto semplici. nella ripresa, giusto una punizione senza pericoli per l’Udinese. Un’ora scarsa per capire che non è pronto. (59’ Krstovic 5: al 63’ si mangia il gol del pareggio su cross di Zappacosta, poi non riesce più a calciare in porta con pericolosità).

Sulemana 5: al 23’ insacca il cross di Zappacosta, ma Fabbri annulla per un fuorigioco iniziale del numero 77; al 37’, solo in area, invece di stoppare la palla cerca una deviazione goffa e maldestra che non gli riesce. Non ci siamo. (59’ Lookman 5,5: prova a cambiare un po’ passo, ma non trova mai lo spunto e bisticcia con qualche avversario).

Juric 5: i giocatori scesi in campo giocano praticamente tutti male, lui però aspetta troppo a cambiare, passando solo al 40’ della ripresa al 4-2-3-1. Non sarebbe cambiato nulla? Forse, però in certe situazioni bisogna osare di più. Anche perché le scelte iniziali sono sue.