Caro Andrea Agnelli, lo dica adesso se è giusto o no che l'Atalanta sia in Champions League

di Fabio Gennari

In attesa di Barcellona-Napoli, l'Atalanta è l'unica squadra qualificata per la final eight di Lisbona di Champions League. La Juventus ha battuto 2-1 il Lione, ma sono stati i francesi a passare il turno. E mesi dopo aver sentito le parole del presidente della Juventus, Andrea Agnelli, ci permettiamo di dare alcune risposte. Sissignori, proprio noi che non abbiamo "storia internazionale" e che adesso possiamo applaudire la seconda "grande prestazione".

Dottor Agnelli, nel calcio i risultati si ottengono sul campo e non davanti ai microfoni. Non servono i bilanci (anche perché ce la giocheremmo anche lì, se valesse qualcosa il costante segno "+" che a Bergamo si vede da 4 anni), non serve la "storia internazionale". Serve giocare bene a pallone. E quando hai un giocatore che da solo guadagna quasi come tutta la rosa della Dea, lo stesso che l'anno scorso decise da solo gli Ottavi di Finale con una tripletta, mentre stavolta di gol ne segna solo due che non bastano per superare il Lione (fermo da mesi e nemmeno qualificato alle Coppe nel proprio campionato) forse è il caso di pensare ai suoi problemi e non a chi è degno o meno, per storia, di partecipare alla Champions.

Caro Andrea Agnelli, non solo è giusto, è sacrosanto che l'Atalanta sia ai Quarti di finale di Champions League. Perché nelle due gare degli Ottavi con il Valencia, l'Atalanta ha vinto sia all'andata che al ritorno. La Juve no. Quindi la nostra piccola, grande Atalanta è meritatamente qualificata alla fase finale di Lisbona. La Juve invece no. Magari perderemo con il PSG, forse invece no. Adesso, sabato 8 agosto 2020 abbiamo solo una certezza: l'Atalanta è in Champions League.