L'editoriale di Xavier Jacobelli

Caro Gasp, dì la verità. Ora lo pensi anche tu: la Dea è da scudetto

Caro Gasp, dì la verità. Ora lo pensi anche tu: la Dea è da scudetto
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di Xavier Jacobelli

Sesta vittoria consecutiva: record. Terza in classifica con 37 punti dopo 17 giornate, 5 in più rispetto a un anno fa: record.  14 punti conquistati partendo da una situazione di svantaggio: record.

Caro Gasp, dopo Napoli avevi detto che soltanto se fossi stato primo in classifica, avresti accettato di parlare di scudetto. Ma, adesso che sei terzo e sei sempre più vicino alla vetta, dì la verità: anche tu la pensi come noi, al diavolo la scaramanzia e i riti apotropaici, perché a parlare è il campo, il campo di rado mente e oggi ha parlato chiaro.

Hai detto bene: la vittoria di Verona è “importantissima”, superlativo assoluto più che mai appropriato alla circostanza in cui si è registrata la prima sconfitta interna della gestione Tudor, un allenatore che alla guida dell’Hellas sta facendo non bene, ma benissimo. E al Bentegodi aveva battuto Lazio e Juve. Caro Gasp, meno di settantadue ore dopo la sconfitta con il Villarreal, hai saputo ricaricare le pile della squadra, dando un calcio alla delusione per l’arrivederci alla Champions League, essendo acclarato che, se continui così, quello di giovedì scorso sarà stato soltanto un arrivederci.

A Verona, inizialmente hai cambiato faccia alla squadra per sette undicesimi. Hai rimescolato le carte, hai rimontato il gol di Simeone con Miranchuk, che ha disputato la più bella prova da quando indossa la maglia nerazzurra e Koopmeiners, colpo di mercato tale da acquistare valore ogni volta che gioca. Caro Gasp, nessuno di noi possiede sfere di cristallo o facoltà chiaroveggenti. Siam bergamaschi e non conosciam confini, canta la Curva Pisani e il riferimento non è soltanto geografico, visto che in questi anni alla Dea e alla sua gente hai fatto fare il giro d’Europa. Per confini si intendano anche i limiti che l’Atalanta si diverte a spostare sempre più in là, come se ogni volta fosse smaniosa di capire dove e quando la sua corsa possa fermarsi. E ogni volta l’Atalanta realizza che la corsa non si fermi mai.

Caro Gasp, naturalmente ricordi quale sia stata l’ultima squadra non metropolitana a vincere lo scudetto: il Verona. Oggi hai vinto proprio a Verona. Che coincidenza, eh...

 

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