Caso Lookman, Luca Percassi: «Il patto era che andasse all'estero. Decide l'Atalanta»
Dopo il duro comunicato del giocatore, l'ad ha risposto a margine della presentazione di Sportiello: «La situazione è ben diversa da quella pattuita»

Dopo una domenica (ieri, 3 agosto) agitata, Luca Percassi è tornato a parlare del caso Lookman. Lo ha fatto oggi a margine della presentazione alla stampa di Marco Sportiello, portiere arrivato dal Milan e tornato a Bergamo dopo alcuni anni.
Naturalmente, era prevedibile che all'ad nerazzurro venissero poste delle domande sull'attaccante nigeriano, che ieri ha pubblicamente "rotto" con la società pubblicando su Instagram un duro comunicato stampa, dopo che la scorsa settimana la dirigenza atalantina ha rifiutato l'offerta dell'Inter per acquisire il giocatore.
La promessa dell'anno scorso
In particolare, Percassi ci ha tenuto a chiarire la posizione della società dopo le accuse di Lookman («Non sono state mantenute le promesse fatte»): «Ne approfitto per rispondere, perché è giusto ed è una buona occasione per chiarire in poche parole quello che è successo. L'anno scorso, a fronte di un'offerta da 20 milioni del Paris Saint-Germain, il giocatore ci aveva chiesto di essere ceduto. L'Atalanta, essendo una società credibile fatta di persone per bene, si era ripromessa di cederlo in questa sessione di mercato su due presupposti che lui ci ha chiesto: prima di tutto, di poter raggiungere un super top club europeo, e poi il fatto che in Italia non si sarebbe mai visto con una maglia diversa da quella dell'Atalanta, per quello che ha fatto nei confronti della società e per quello ha ricevuto da parte della società».
«È sempre l'Atalanta a decidere»
«Spero di aver risposto in maniera sintetica alle premesse che ci avevano portato a questo impegno. Oggi mi sembra che la situazione, che voi conoscete, è ben diversa», ha aggiunto Percassi. Che comunque, anche in questo caso, non ha chiuso a una cessione del giocatore, ribadendo però un concetto che aveva già espresso la scorsa settimana: «Ribadisco il fatto che, in ogni caso, la società è sempre attenta a valutare i tempi e i valori di uscita dei propri giocatori. Ma è sempre la società Atalanta a decidere in ultimo questa cosa».