di Fabio Gennari
Mentre i compagni si dividono tra safari (Bellanova), tramonti mozzafiato (Scalvini) e lavori “stradali” in spiaggia (de Roon con Gosens in Grecia), c’è un atalantino che ancora sta correndo sul rettangolo verde inseguendo un pallone e il sogno di fare grande l’Italia all’Europeo Under 21.
In Slovacchia, Matteo Ruggeri ha finora collezionato tre presenze in tre partite e ieri sera (17 giugno) ha giocato l’ultima parte di gara contro la Spagna: 1-1 il punteggio finale, azzurri qualificati al secondo posto e in attesa dell’avversario dei quarti.
Il laterale di Zogno è uno dei punti di riferimento della squadra del ct Nunziata, per lui la kermesse europea è fondamentale per rilanciarsi dopo una stagione meno positiva di quello che ci si poteva attendere e la sensazione è che stia trovando una continuità di prestazioni importante. Pensando alla prossima stagione, con Juric in panchina e la concorrenza di Zappacosta (e forse pure di Bakker), per Ruggeri sarà necessario alzare il livello.
Per il numero 22 nerazzurro, oltre a ritrovare un rendimento in linea con le sue possibilità (parliamo dell’esterno che ha vinto da titolare l’Europa League a Dublino), c’è anche lo scenario che porta a un’evoluzione tattica già iniziata con Gasperini. Il ruolo di braccetto difensivo rappresenta un’opzione e già altri, con il tecnico croato, hanno vissuto questa metamorfosi. Prima, però, ci si gioca l’Europeo di categoria con l’Italia Under 21: per tutto il resto c’è tempo.