Champions, chiusa la settima giornata: Atalanta quasi sicuramente nelle prime 16
La situazione di classifica dei nerazzurri è molto positiva, il 29 gennaio a Barcellona la Dea ha ottime possibilità di raggiungere un gran risultato
di Fabio Gennari
Chiuso con diverse sorprese e qualche importante conferma il settimo turno di Champions League. E l'Atalanta ne esce con diverse certezze. La prima, quella più evidente, è che con il settimo posto parziale a quota 14 punti i bergamaschi sono padroni del proprio destino: un successo a Barcellona significherebbe qualificazione aritmetica e diretta agli ottavi a quota 17 punti. Con una differenza reti di (almeno) +15, migliore di quella del Barcellona.
Se in Spagna non dovesse arrivare una grande impresa, invece, lo scenario sarebbe comunque positivo. Il pareggio, con la Dea a 15 punti, lascerebbe aperta la possibilità di arrivare nelle prime otto, ma servirebbero alcune combinazioni di risultati favorevoli. Diverso il discorso legato al piazzamento tra le prime sedici, che a quota 15 punti sarebbe certo, ma che anche con 14 punti - dunque in caso di sconfitta - sarebbe probabile.
Scorrendo le partite in programma nell’ultimo turno, confronti diretti come Aston Villa-Celtic, Lille-Feyenoord e Brest-Real Madrid tolgono tre squadre dalla lotta ai primi sedici posti, per una Dea che a questo punto è praticamente certa di giocare l’eventuale play-off (11-12 e 18-19 febbraio) con la gara di ritorno a Bergamo.
In realtà, ci sarebbero anche Psv e Bruges (entrambe a 11 punti) che potrebbero agganciare la Dea, ma la differenza reti dei nerazzurri (+14) è nettamente migliore di quella di olandesi (+3) e Bruges (-2). Inoltre, il Psv giocherà contro il Liverpool in casa e il Bruges farà visita al Manchester City, che solo vincendo può sperare di entrare nelle 24 qualificate.