Champions, in attesa delle altre partite il +14 di differenza reti è già pesantissimo
In caso di arrivo a pari punti con altre squadre, il primo parametro che determina la classifica sarà il parametro di gol segnati e gol subito. E la Dea è messa benissimo
di Fabio Gennari
Il 5-0 rifilato allo Sturm Graz è un risultato di grandissima importanza per l'Atalanta. Nell'ultima giornata del mini-campionato di Champions League i nerazzurri andranno a giocare sul campo del Barcellona (18 punti, già qualificato tra le prime otto come il Liverpool, che è a quota 21) una sfida in cui cercare altri punti importanti per la qualificazione, ma con un vantaggio molto prezioso che non va dimenticato: la differenza reti.
In caso di arrivo a pari punti con altre squadre, infatti, il primo parametro che verrà preso in considerazione è proprio la differenza tra gol fatti e gol subiti. La squadra di Gasperini, dopo sette partite, è a +14 frutto, dei 18 gol segnati e degli appena 4 subiti contro Young Boys e Real Madrid.
Al momento, meglio ha fatto solo il Barcellona proprio (+15). In questa edizione della manifestazione più importante d'Europa, la squadra di Gasperini ha già realizzato due goleade (6-1 a Berna, 5-0 ieri sera, 21 gennaio, con lo Sturm Graz) e questo certifica quanto sia solida la formazione di Gasperini, che davanti si conferma una vera e propria mitragliatrice. Ed è anche significativo che siano ben dieci i marcatori diversi già andati a segno in Europa.
Scorrendo i risultati, infatti, si trovano tra i giocatori andati in gol nelle prime sette partite i difensori Djimsiti e Kolasinac, l'esterno Bellanova, i centrocampisti Pasalic e Brescianini e gli attaccanti De Ketelaere, Lookman, Retegui, Samardzic e Zaniolo. Un bottino da urlo, per una squadra che non si smentisce mai e in avanti ha soluzioni davvero molto, molto importanti.