Percorso da applausi

Champions League aritmetica con due giornate d'anticipo e mai davvero in discussione

La compagine nerazzurra è rimasta per mesi aggrappata al treno dell'Europa più importante e alla fine lo ha preso superando la Roma a Bergamo

Champions League aritmetica con due giornate d'anticipo e mai davvero in discussione
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di Fabio Gennari

Mezza Milano (quella rossonera) e Firenze sono fuori. Tra mezza Torino (sponda Juventus), Bologna e tutta Roma, solo una squadra potrà gioire per l'accesso alla Champions League 2025/26.

Bergamo, la piccola grande Bergamo, invece è dentro. Con pieno merito e per la quinta volta dal 2016/17 a oggi. Praticamente un capolavoro senza pari nel panorama calcistico italiano, ma anche europeo. Non è la prima volta che si arriva terzi? Verissimo, però intanto bisogna arrivarci. Cosa che molte altre non riescono a fare.

L'Atalanta, con 71 punti, il secondo attacco del torneo (73 reti fatte, l'Inter è a 75) e la seconda miglior difesa (32 gol subiti, il Napoli ne ha presi 27), ha numeri da urlo in termini di classifica. Perché, lo ribadiamo, a fine campionato saranno 30 giornate su 38 (il 78,94 per cento del totale) con la formazione nerazzurra piazzata in uno dei primi tre posti. E in Champions ne vanno quattro. Una situazione che tantissime altre squadre invidiano a quella bergamasca.

Il sogno scudetto, come ribadito alla vigilia, è stato cullato ed è giusto (oltre che bellissimo) che sia andata così. La dimensione della squadra di Gasperini è ormai al pari delle migliori d'Europa: basti ricordare che la Dea, mentre in campionato inanellava risultati, è arrivata nona (su 36 partecipanti) nella classificona della Champions. Per vincere manca qualcosa? Certo, si sempre può migliorare. Ma il livello è già altissimo e a un certo punto subentrano i dettagli. Quelli che spesso fanno la differenza.

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