di Fabio Gennari
Non conta che ne sono stati convocati 37. Non è importante se la chiamata sarà solo esplorativa per tastare il suo stato di forma al pari di quello di tutti gli altri calciatori che stanno ricominciando la stagione. Tutto questo, e molto altro, passa in secondo piano se la convocazione in Nazionale di Mattia Caldara arriva pochi mesi dopo il ritorno a Bergamo di un ragazzo che, tra Juventus e Milan, aveva collezionato solo delusioni, infortuni e lacrime. E due presenze ufficiali in 18 mesi.
Mattia Caldara ha già vinto. La scelta di tornare a Bergamo per provare a riconquistare la Nazionale, per ora, sta pagando. La strada verso gli Europei è lunga, la concorrenza aumenta partita dopo partita, ma il ragazzo di Scanzorosciate negli ultimi 8 mesi ha visto la sua vita completamente stravolta: è diventato papà, si è ripreso la scena con l’Atalanta e adesso può misurarsi con l’Italia di Roberto Mancini.