Gli avversari

Che Juve sarà contro l'Atalanta? Attenzione agli strappi di Chiesa e alla classe di Dybala

La formazione di Allegri ha meno bocche da fuoco rispetto al passato, ma va comunque temuta e rispettata: guai a sottovalutarla

Che Juve sarà contro l'Atalanta? Attenzione agli strappi di Chiesa e alla classe di Dybala
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di Fabio Gennari

Ci sono poche certezze in vista della partita di questa sera, in casa Juventus. I bianconeri non sono più la formazione invincibile di qualche stagione addietro, oggi la squadra bianconera appare "giocabile" e spesso è andata in difficoltà, ma conserva alcune caratteristiche che vanno sempre e comunque temute. Sono valori, indiscutibili, cui Allegri si aggrappa con il suo 4-4-2 molto coperto, che tende a chiudersi a protezione della propria porta per ripartire in contropiede.

Federico Chiesa è la massima espressione di questo tipo di calcio. L'errore da non commettere è lasciargli campo alle spalle della difesa: se ha metri da poter macinare il ragazzo è forte e mette in difficoltà chiunque. Vero che il tecnico livornese gli chiede molto lavoro anche di copertura e questo forse un po' lo snatura, ma bisogna tenerlo controllato ed evitare che in mezzo al campo lo riforniscano con continuità. Alle sue spalle, sulla linea dei difensori, ci sarà Cuadrado, per un binario di destra decisamente tutto "sprint".

In attacco, dopo qualche problema fisico di troppo, tornerà dal primo minuto Paulo Dybala e anche in questo caso sarà determinante guardare sempre la palla e non i movimenti. Lo insegnano nelle squadre giovanili a tutti i difensori: per non farsi fregare con le finte è determinante non perdere mai di vista la sfera. Toloi, Palomino e Djimsiti (o Demiral) sono difensori di altissimo livello e sapranno contenerlo, ma è innegabile che anche il tiro da fuori area va monitorato.

In generale, la Juventus senza Cristiano Ronaldo ha perso un elemento che all'Atalanta ha spesso fatto male. Nel 2-2 di un paio di stagioni fa i due suoi calci di rigore strozzarono in gola ai bergamaschi la gioia del successo, la stessa cosa successe a Bergamo in un altro 2-2 riacciuffato alla fine dalla Juventus nel giorno di Santo Stefano e quello che è accaduto quest'anno con il Manchester United lo ricordiamo tutti molto bene. Anche senza il portoghese, tuttavia, sarà necessario stare attenti: ritmo e gioco di squadra sono tutti per la Dea, ma la Juventus è temibile sempre, fino al fischio finale.

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