Chi sono i pezzi pregiati del mercato atalantino
Inevitabilmente, a questo punto della stagione e con la salvezza in tasca, si comincia a pensare al futuro. Ogni tifoso sogna di vedere la squadra lottare fino alla fine, il gruppo cercherà di raggiungere e superare il più possibile quota 40 punti ma non ci si può esimere dal pensare come sarà l’Atalanta che verrà. Nei prossimi giorni, parallelamente a tutto ciò che riguarda il campo, inizieremo a ragionare e studiare le possibili mosse per il nuovo corso orobico, ma la prima questione è semplice: chi sarà il pezzo da novanta che può veramente partire?
Alcune settimane or sono, il presidente Percassi ha dichiarato che una nuova cessione eccellente a giugno è inevitabile. L’Atalanta costa 1 milione di euro al mese, il futuro sarà dunque caratterizzato da operazioni alla de Roon (l’olandese è stato pagato 1,5 milioni e oggi vale 10 volte tanto), ma almeno un big all’anno è destinato a lasciare la maglia nerazzurra. Ammesso e non concesso che a fine stagione arrivino offerte importanti per i giocatori dell’Atalanta, chi si può sacrificare nel nome del bilancio in ordine?
I primi indiziati: Sportiello e Conti da Zingonia. Prestazioni alla mano, è semplice individuare i giocatori che oggi possono avere più mercato nella rosa nerazzurra. Il portiere cresciuto nel vivaio è un classe 1992, dopo il matrimonio della scorsa estate ha vissuto la stagione della consacrazione e il suo contratto è stato rinnovato fino al 2020 e con soli 36 gol subiti in 31 giornate e pochissimi errori siamo di fronte al miglior portiere italiano della sua fascia d’età.
Il terzino dell’under 21 ha iniziato a giocare solo dopo Natale, alcune sue prestazioni e due gol nel girone di ritorno contro Verona e Fiorentina lo hanno prepotentemente messo sotto le luci della ribalta e si è già iniziato a parlare di lui anche in chiave mercato. Classe 1994, il futuro è tutto suo ma forse con un’altra stagione in serie A da protagonista il valore del cartellino potrebbe anche esplodere: ricordate Darmian del Torino?
De Roon e Gomez, i perni della squadra. L’olandese classe 1991 è un’autentica sorpresa, ha finora disputato una stagione pazzesca e pian piano è entrato nel cuore di tutti i tifosi. De Roon a Bergamo si trova benissimo, da pochi giorni si è trasferito con la compagna e le due figlie ai piedi di Città Alta per essere ancora più vicino al centro, con i bergamaschi e nella dimensione atalantina si trova alla grande. Si vocifera che nonostante le lusinghe del Napoli ci siano altre squadre sulle sue tracce.
Il numero 10 argentino è il capocannoniere della squadra, quando la condizione fisica lo sorregge è sempre decisivo e senza Moralez tutta la qualità è nelle mani sue e di Diamanti. Classe 1988, dopo l’esperienza al Metalist è tornato in Italia dove è completamente rinato grazie all’ambiente orobico. In passato ha spesso dichiarato che lui non dimentica come l’Atalanta lo abbia fatto tornare protagonista e in serie A non ci sono molte altre squadre che possono garantirgli minuti e una maglia da titolare fisso tra le big.
Solo Sportiello ha l’alternativa in casa: si chiama Radunovic. Dei quattro candidati a lasciare l’Atalanta a giugno, il portiere cresciuto nel vivaio è certamente quello con il profilo più caldo. Sportiello ha tanti estimatori, l’Atalanta si è messa al riparo di sorprese con un lungo contratto e a Zingonia si allena già da mesi il giovane Radunovic. Titolare della Serbia Under 21, compirà 20 anni a maggio e di lui si parla un gran bene. La scelta non è semplice, qualcuno vorrebbe vederlo in campo nelle ultime giornate proprio per testarlo in serie A e il suo percorso ricorda molto quello di Sportiello che venne catapultato nel calcio dei grandi quasi dal nulla.
Alternativa in casa, giocatore cresciuto nel vivaio quindi plusvalenza totale in caso di cessione ma, sull’altro piatto della bilancia, un ruolo che storicamente “paga” poco. Quasi nessuno investe su un portiere (italiano) soldi veri: Consigli venne pagato dal Sassuolo 3 milioni di euro più bonus, sembravano pochissimi e invece si è ben presto capito che non è semplice spillare quotazioni importanti se non arrivano grandi squadre che fanno una pazzia o club stranieri. Dunque: vale la pena sacrificare Sportiello per una cifra che rischia di non rappresentare veramente un “crack” paragonabile a quelle incassate per Grassi (8,5 milioni + 1,5 di bonus) o Benalouane (8 milioni più bonus)?
De Roon e Gomez possono restare? Solo con tanti giovani. L’eventuale cessione di Sportiello potrebbe acquistare un valore davvero importante solo se combinata con l’arrivo di elementi a basso costo, e magari giovani più il rientro di prestiti che stanno facendo bene in serie B. Tenere a Bergamo Conti, ma soprattutto de Roon e Gomez almeno per un’altra stagione significa fare un mercato molto oculato che riporti a casa giovani come Caldara e Kessie (entrambi al Cesena) e punti forte su elementi come Freuler e Djimsiti che sono stati acquistati nel mercato di gennaio.
Insomma, la nuova stagione è già iniziata e sarà fondamentale partire con le operazioni in anticipo rispetto a tutti gli altri. Certamente andrà presto definita la questione allenatore e per farlo serve avvicinarsi ancor di più alla matematica salvezza e poi iniziare il nuovo corso. Nessuno vuole cedere tanto per farlo e mettere i soldi in cassetta, ma tra le decine di giocatori che sono tenuti sotto osservazione in Europa e nel mondo ci sono sicuramente elementi in grado di dare una mano importante all’Atalanta. E chi di dovere li segue da tempo.