Vista dallo stadio

Cinque cose su Atalanta-Lazio 0-0 (e dintorni): ancora imbattuti, ma ancora fermati da un palo

Gara prima equilibrata e poi dominata dalla Dea, che però non riesce ad aver ragione di una Lazio che ha tenuto bene il campo

Cinque cose su Atalanta-Lazio 0-0 (e dintorni): ancora imbattuti, ma ancora fermati da un palo

Atalanta-Lazio 0-0 è un risultato ingiusto. Perché l’Atalanta meritava ampiamente di vincere grazie a un secondo tempo condotto praticamente sempre nella metà campo avversaria, con parate importanti dell’estremo avversario Provedel e pure un palo di Zappacosta. Ma ecco la partita raccontata attraverso cinque spunti, riflessioni e cose viste dalla pancia della New Balance Arena.

Processione alla statua: il nuovo “punto Instagram” di Bergamo

La statua che celebra la vittoria dell’Europa League, alla prima partita ufficiale dopo la sua posa, è già diventato l’angolo più fotografato della serata. Già nel pomeriggio diverse centinaia di tifosi hanno scelto il punto tra viale Giulio Cesare e via del Lazzaretto per uno scatto da mettere sui social o da mandare agli amici. La grande coppa è bellissima, con lo stadio dietro e i tifosi sorridenti in posa diventa davvero la cartolina perfetta. Qualcosa che va oltre al suo valore per Bergamo e la gente dell’Atalanta.

La conferma di Lookman: centravanti e migliore in campo

Ademola Lookman ha giocato ancora da centravanti e solo dopo l’uscita di Sulemana è passato esterno a sinistra, costruendo proprio da lì le cose migliori. Il destro (deviato) che ha costretto Provedel alla paratona in tuffo meritava il gol, mentre poco più tardi è ancora il nigeriano protagonista con il cross lungo che Zappacosta in corsa ha scaraventato sul secondo palo. Va bene che giochiamo di nuovo mercoledì (22 ottobre), ma il cambio Lookman-Maldini, nel finale, non si poteva proprio evitare? Stava giocando così bene…

Coreografia di tutto lo stadio, un evento più unico che raro

Cartoncini su tutti i seggiolini dello stadio (Tribuna Stampa compresa) e due striscioni nelle Curve con questo messaggio: «Da 118 anni simbolo della stirpe orobica, indomita e fiera» in Pisani; «Orgoglio di Bergamo e di una provincia intera» in Morosini. Colpo d’occhio davvero importante e domanda che serpeggia tra i colleghi: è la prima volta che tutto lo stadio viene coinvolto in una coreografia di questo tipo? Agli storici l’ardua sentenza. Di certo, una gran bella iniziativa.

De Roon fuori per scelta tecnica

A proposito di ricerche storiche: quand’è stata l’ultima volta che capitan de Roon è partito in panchina per scelta tecnica prima di oggi? Niente di clamoroso, ovviamente: mercoledì c’è lo Slavia Praga e il numero 15 dovrebbe giocare dall’inizio, ma ha colpito, alla lettura delle formazioni, vederlo fuori dall’undici iniziale. Il suo ingresso nella ripresa è stato prezioso, sia per il supporto che riesce sempre a dare alla squadra (ha sfiorato anche il gol nel finale), sia per la statistica personale, visto che dopo le 400 presenze adesso si punta al record di Bellini.

Imbattuti, ma (ancora) fermi al palo

La sensazione, al fischio finale, è stata quella dell’occasione persa. L’Atalanta resta imbattuta (unica squadra del campionato), ma pareggia ancora e si ferma nel finale sul palo di Zappacosta (il quarto del campionato in sette giornate). Considerando che dopo l’intervallo Carnesecchi si è solo abbronzato al “sole” dei riflettori, il rammarico è grande, ma la consapevolezza di aver tenuto bene il campo meritando il successo rincuora un po’.

Atalanta-Lazio 0-0

Atalanta (3-4-3): Carnesecchi; Djimsiti, Hien, Ahanor (67’ Scalvini); Zappacosta, Pasalic (67’ De Roon), Ederson, Bernasconi; De Ketelaere, Lookman (82’ Maldini), Sulemana (67’ Krstovic).  All. Juric

Lazio (4-2-3-1): Provedel; Marusic (86’ Lazzari), Gila, Romagnoli, Nuno Tavarers (86’ Provstgaard); Guendouzi, Cataldi; Cancellieri (22’ Isaksen), Basic (76’ Vecino), Zaccagni (76’ Pedro); Dia. All. Sarri.

Arbitro: Collu di Cagliari

Ammoniti: 29’ De Ketelaere (A), 40’ Sulemana (A), 53’ Pasalic (A), 62’ Hien (A).