Cinque modi per trascorrere questa domenica senza Dea

Cinque modi per trascorrere questa domenica senza Dea
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Dobbiamo dirvi una cosa brutta: domenica il campionato è fermo e quindi l’Atalanta non gioca. Lo sappiamo, è pesante sbattervi in faccia la realtà in questo modo ma pare che per qualche strano motivo si preferisca mandare in onda la copia sbiadita della Nazionale di Calcio Italiana (nemmeno alla PlayStation contro il cugino scarso può uscire l’1-1 di fronte alla Macedonia) piuttosto che continuare a godere dello spettacolo nerazzurro. Capiamo perfettamente il dramma che ogni atalantino e/o atalantina vive in questi momenti: se addirittura si parla di una coppia o di una famiglia a tinte nerazzurre, il quadro è completo. Visto che la partita dell’Atalanta manca tanto a voi che la guardate quanto a noi che ne scriviamo (va bene il riposo, ma vuoi mettere l’adrenalina del campo?) abbiamo deciso di delineare almeno cinque modi per vivere la domenica senza Dea di un tifoso dell’Atalanta.

 

1) Non gioca l’Atalanta? Andiamo all’IKEA

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Lo spauracchio più grande, in queste situazioni, si chiama IKEA. Mogli, compagne e fidanzate normalmente sotto scacco della passione pallonara, a cadenza più o meno regolare in questo periodo sanno benissimo che c’è la domenica della sosta. «Amore, perché non andiamo all’IKEA?» è la domanda cui difficilmente si riesce a dire di no e nel giro di 30-40 minuti il fattaccio è compiuto. Eccolo lì, il colosso del mobilio a tinte gialloblù che nemmeno il Parma di Scala faceva così paura. Tra scaffali e divani dai nomi impronunciabili (in Svezia devono aver fatto arrabbiare quello che distribuiva le vocali, ne usano 2 ogni 100 consonanti..) il maschio atalantino tra i 25 e i 45 anni lo noti senza nessuna difficoltà mentre cerca di appuntare corsia e scaffale e intanto pensa al settore ospiti di Marassi. Alla fine, con la macchina zeppa di chincaglierie che nessuno userà mai, il ritorno verso casa è accompagnato dalla certezza più bella: la prossima volta, sarà solo tra 7 partite. E potremmo già essere matematicamente qualificati in Europa.

 

2) Il lungo pranzo della domenica, grassi e colesterolo per dimenticare

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La domenica in famiglia, senza Atalanta, è certamente diversa. Il piacere di stare un po’ di più con i propri cari non ha ovviamente alcun risvolto negativo ma tra le 11.45 e le 12.45 ti rendi conto senza nessuna possibilità di errore che la palestra o la piscina degli ultimi 2 mesi e dei prossimi 3 non servirà a nulla. A ottobre, la domenica bergamasca significa polenta da consumare con qualcosa di rigorosamente grasso, buonissimo e irrinunciabile. Che sia formaggio, carne alla brace o con i funghi appena raccolti non c’è differenza. Quando c’è la partita, nonostante lo spezzatino tv che ancora un po’ mette le gare a colazione o la sera tardi dopo la camomilla della nonna, anche i ritmi della tavola sono diversi. Se l’Atalanta non gioca, le cuoche di famiglia si scatenano perché i “tifosi” non sono di corsa quando mettono le gambe sotto il tavolo: a Bergamo, quando si mette in modo la macchina della cucina casereccia, non ci sono corsi di spinning o di GAG che tengano. E il tifoso, ingrassa. Gode, beve mangia e ingrassa.

 

3) MySky, la porta blindata e le repliche infinite

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Nel panorama variegato e molto vasto dell’atalantino felice, c’è una particolare categoria di malati di Dea che fanno all-in sulla tecnologia e se ne infischiano dell’autunno mite che ancora resiste. Avete qualche centinaio di Giga con le partite dell’Atalanta registrate? Siete in piena astinenza? Non volete perdere l’abitudine all’assuefazione pallonara targata Gasperini? Nessun problema, MySky è qui con voi. Che sia Atalanta-Everton piuttosto che Fiorentina-Atalanta o ancora Atalanta-Roma dell’anno scorso o la gara con il Chievo che ha chiuso il campionato dei record con festa finale, non importa. Se in tv, per 5-6 ore continuano a passare immagini felici a tinte nerazzurre l’attesa passa di più. Certo, questo vale soprattutto per quei tifosi che non hanno una compagna o una fidanzata ma se anche ci fosse qualcuno con una santa donna al fianco che non è atalantina e accetta di rivedere assieme le partite passate, segnali subito il suo caso: la creatura merita una medaglia.

 

4) Una camminata sulle Mura e le boröle

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Provando a immaginare chi non se la sente di stare in casa e vuole comunque mettere fuori il naso, la soluzione migliore è una bella camminata sulle Mura. I colori di Città Alta in questo primo scorcio d’autunno sono qualcosa di spettacolare, per la verità sulle Mura si vedono sempre panorami mozzafiato ma è molto probabile che in questa domenica di sosta la voglia di evadere un po’ magari in compagnia sia la scelta migliore per passare un po’ di tempo a contatto con la città. Sia a Bergamo che in provincia non mancano nemmeno possibilità di mangiarsi qualcosa di interessante, visto il periodo e l’assenza di fiere di strada particolarmente gettonate, un bel cono di boröle calde è l’ideale. Grandi e piccini adorano le castagne bruciacchiate che si comprano ai banchetti per strada, l’atalantino però è messo male perché al termine boröle associa subito “Castagne”, nella mente compare l’immagine del terzino belga della Dea e il passo verso lo sconforto è breve: quando gioca l’Atalanta?

 

5) Mal comune mezzo gaudio: fantasticando in famiglia

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L’ultimo quadretto che ci siamo immaginati è quello della famiglia atalantina felice. Visti gli straordinari risultati della squadra saranno in tanti quelli contenti ma siccome la passione per la Dea è qualcosa che si tramanda alle nuove generazioni (nemmeno fosse una religione nel senso più pieno del termine), il tavolo della domenica con nonno, papà e figlio che parlano di Atalanta è l’immagine perfetta. Che sia maschile o femminile la natura dei componenti del quadretto è ininfluente, la possibilità di incrociare ricordi, sogni, aspettative e speranze di 2-3 generazioni di tifosi è qualcosa che l’Europa dopo 26 anni ha permesso di rivivere senza alcune difficoltà. Anche chi non è atalantino, in questi frangenti, non può che vedere e ascoltare i discorsi di chi aspetta con ansia le gare con Sampdoria e Apollon Limassol coinvolto da una passione più unica che rara: sembra di stare davvero nelle favole.

 

Dimentichiamo certamente tantissimi modi di passare la festa della la Dea, se volete raccontarci la vostra domenica senza Atalanta prendete lo smartphone, presentatevi  e registrate un video di massimo 90 secondi, una volta inviato a redazione@bergamopost.it lo pubblicheremo nella sezione Dea Live.

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