Cinque partite sono poche ma le sorprese non mancano: la Serie A è davvero più difficile
A parte l'Inter a punteggio pieno, tutte le altre squadre stanno battagliando con le "piccole" che fino a questo momento stanno facendo risultati importanti
di Fabio Gennari
La sorpresa più grande, pensando all'ultimo turno, l'ha regalata il Sassuolo, che ha battuto 4-2 la Juventus. Con errori grossolani dei bianconeri, certo. Ma la sostanza non cambia. E pensando che la settimana prima i neroverdi avevano perso con lo stesso risultato in casa del Frosinone (che ha già battuto anche l'Atalanta), il concetto è semplice: ogni settimana ci sono partite che possono stupire. Stupiscono e probabilmente stupiranno. Al netto di quanto la carta possa raccontare prima del fischio d'inizio.
Nelle prime giornate di campionato ci sono stati risultati particolari. Il Lecce (11 punti) ha battuto la Lazio in casa e non ha ancora perso, il Frosinone ha 8 punti ed è stato sconfitto solo dal Napoli all'esordio così come il Verona che l'hanno scorso si è salvato all'ultimo respiro viaggia ora a metà classifica e ha già superato la Roma al Bentegodi. Il Monza è davanti alla Lazio con gli stessi punti (5) della Roma, Salernitana e Udinese faticano e l'Empoli ha già cambiato allenatore.
La costruzione delle rose incide senza dubbio, il calendario anche e gli impegni europei aggiungono fatica a chi, magari dopo rientri notturni e battaglie in trasferta, si trova a giocare ancora lontano da casa contro chi è più riposato. O gioca solo per non farti giocare.
La Serie A, secondo diversi allenatori tra cui Gasperini, si è livellata e ogni partita nasconde insidie: per far valere il tasso tecnico serve pareggiare agonismo e prestazione atletica, in questo turno ci sono altre gare da seguire con interesse (Juventus-Lecce, Frosinone-Fiorentina, Lazio-Torino e Genoa-Roma) con la sola Inter che viaggia a punteggio pieno.