Guardare avanti

Come se ne esce? Da uomini, dentro e fuori dal campo. E Bergamo può dare la spinta

Rimuginare su scelte ed errori, in questo momento, serve a poco. Fondamentale è ritrovarsi e guardarsi negli occhi, con onestà e sincerità

Come se ne esce? Da uomini, dentro e fuori dal campo. E Bergamo può dare la spinta
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di Fabio Gennari

Adesso bisogna alzare la testa e reagire. Non c'è altra strada. E la capacità di Bergamo e della sua gente di stare vicino alla squadra deve diventare un prezioso, preziosissimo alleato. Perché l'Atalanta è una cosa diversa da tutte le altre. Da queste parti prima viene la prestazione, poi il risultato. E chi sa veramente cosa è la Dea, questo lo sa bene. La prestazione diventa decisiva per alzare la testa, per reagire.

Intendiamoci, sono i punti a fare la classifica e le fortune di un gruppo. Ma senz'anima, senza spirito, senza cuore non si va da nessuna parte.

Generalizzare è sbagliato ma la sensazione, dopo Torino, è che la squadra sia abbacchiata. Spenta. Chiaro che le gambe vanno allenate, chiaro che si passa da quello che ogni giorno si fa a Zingonia. Ma ora è tempo di fare, non di parlare o puntare il dito. E soprattutto di recuperare quelli che sono fuori cercando di non perdere altri elementi. Perché ci si può dire quello che si vuole, compreso che manca quello o manca questo giocatore. Si può ricordare il passato lamentandosi del presente ed essendo preoccupati del futuro. Ma, se ci pensate bene, è in queste situazioni che l'Atalanta può e deve venire fuori. Che Bergamo può spingere e aiutare.

A Zingonia nessuno è contento di questa situazione. La preoccupazione, immaginiamo, è forte, ma quello che si può fare è solo lavorare e guardare avanti. Qualcuno conosce altre strade? Non ce ne sono, è evidente.

Su come organizzare il lavoro, su quanto spingere o meno e su come arrivare al meglio alle gare, è Gasperini che ha tutto in mano. La sua storia a Bergamo è spesso stata segnata da momenti come questo (più o meno gravi) da cui poi il gruppo ne è sempre uscito. Non ci sono dubbi sullo spessore del gruppo, capita di non riuscire a fare quello che si vuole, ma è doveroso e fondamentale guardare avanti. E reagire, con la prestazione prima ancora che con il risultato. I momenti difficili capitano, tutti insieme se ne viene fuori.

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