Quanto sgomita D'Alessandro «Avessimo segnato subito...»

Quanto sgomita D'Alessandro «Avessimo segnato subito...»
Pubblicato:
Aggiornato:

Sul campo del Bologna è stato il migliore tra i nerazzurri. Mercoledì scorso con la Lazio ha deciso la partita grazie all’assist per Gomez mentre a Torino, con la Juventus, ci aveva provato con ardore senza però incidere fino in fondo. Marco D’Alessandro, ala destra dell’Atalanta, parla a distanza di poche ore dall’incredibile 3-0 subito al Dall’Ara. Le sue parole sono molto pacate, l’analisi è lucida e senza troppi giri di parole il ragazzo romano lascia intendere tutta la sua amarezza per una sconfitta inattesa e, per quanto si è visto nel primo tempo, abbastanza incredibile.

Marco D’Alessandro, partiamo dalla tua prova: a Bologna è stata la miglior prestazione con la maglia dell’Atalanta?

Sono sincero, è stata una partita importante. Mi sentivo bene e ho cercato di dare tutto, nel primo tempo le cose sembravano filare via lisce e avevo la sensazione che potesse essere davvero un bel pomeriggio. Purtroppo poi è successo quello che nessuno si aspettava, abbiamo perso e dunque non possono essere soddisfatto per la mia prestazione. Rispondendo alla domanda, dico di no: non è stata, per me, la miglior partita con l’Atalanta.

 

ATA 02

 

Vi siete spiegati i motivi di una debacle simile?

Come dicevo, nel primo tempo la squadra ha fatto bene. Poi ci è mancata quella reazione che serve per ribaltare un risultato negativo. Abbiamo preso due gol in pochissimi minuti ed essendo anche la terza partita in una settimana forse ci è mancata un po’ di forza: con la Lazio abbiamo speso tantissimo e penso che domenica lo abbiamo pagato.

Nello spogliatoio eravate più increduli o arrabbiati?

Un po’ entrambe le cose. Il 3-0 è pesante per come è andata la partita, chi non ha visto la sfida può pensare che ci abbiano nettamente messo sotto, ma noi sappiamo bene cosa abbiamo sbagliato e in che frangenti. Ci lavoreremo sopra e ci prepareremo al meglio per Milano.

Tecnicamente e tatticamente, l’Atalanta non merita troppi appunti. È forse solo questione di testa il mancato salto in avanti che ci si attendeva a Torino e Bologna?

Mi piace rimanere con i piedi per terra. Riprendo le parole dei miei compagni e dico che l’Atalanta deve pensare prima di tutto alla salvezza. Ogni cosa, passa da quel traguardo. Una volta arrivati alla matematica certezza di rimanere in Serie A, possiamo passare ad un eventuale passo in avanti. Capisco benissimo che chi vede le partite da fuori, per passione o per lavoro, sia sempre portato a valutare in funzione anche di quello che la squadra potrà fare nel futuro. È normale. Però in una partita, in ogni match ci sono sempre molte variabili che possono incidere sul risultato. Ci sono periodi buoni e meno buoni, vanno messi in conto. Noi abbiamo tutto per fare un campionato all’altezza, serve anche ogni tanto un pizzico di fortuna e mi sento di dire che fino ad oggi ci è un po’ mancata.

 

ATA 03

 

In effetti, l’Atalanta ha 17 punti in 11 gare e non li ha conquistati certamente con fortuna.

È proprio quello che volevo dire. Mi piace osservare sempre l’aspetto positivo delle cose, e guardando alle gare che abbiamo giocato dico che i punti ce li siamo sempre tutti meritati. Anzi, ci sono state gare in cui con la buona sorte dalla nostra avremmo potuto strappare ancora di più. Penso alla gara con l’Inter, a quella di Sassuolo e a quella interna con il Verona. Ma anche a quest’ultima di Bologna: nel primo tempo abbiamo sfiorato il gol con due occasioni enormi, avessimo segnato la partita avrebbe cambiato completamente volto.

Piccola annotazione: nel primo tempo avete protestato per un paio di situazioni in area di rigore. Vuoi commentare?

Non voglio fare polemica ma posso dire che in occasione del fallo di mano di Ferrari tutti erano convinti che l'arbitro avrebbe fischiato il rigore. Io non ho visto bene perché ero alle spalle del difensore del Bologna, spiace perché gli episodi alla fine possono anche essere decisivi. Peccato.

Nel nuovo 4-2-3-1 proposto da Reja pui recitare da protagonista. Che ne pensi?

È vero, il mister ha fatto un paio di volte questo tentativo. Quando una squadra ha più soluzioni può maggiormente mettere in difficoltà gli avversari, mister Reja ci ha provato con la Lazio ed è andata bene, mentre a Bologna è mancato solo il gol per passare. Personalmente mi trovo bene, ho la fascia a disposizione e posso muovermi dove più mi piace. Credo comunque che sia una situazione passeggera, contro certe formazioni è giusto schierarsi in questo modo.

 

ATA 07

 

Fisicamente come stai?

Mi sento molto bene, la corsa è fluida e pian piano sto acquisendo anche ritmo. Nell’ultima settimana ho giocato parecchi minuti, questo non può che aiutarmi ad alzare i giri del motore e a farmi trovare in piena forma anche sui 90 minuti.

I critici dicono: D’Alessandro deve crescere e aumentare la consapevolezza nei propri mezzi.

Più giochi più ti senti libero di provare le tue giocate. Sono d’accordo, devo crederci di più e puntare sempre l’uomo. Ci proverò ancora alla prossima occasione ma nel complesso sono felice di come sta andando questa stagione. Per quanto ho giocato, penso di aver dato un buon contributo. Non va dimenticato che nel 4-3-3 ho davanti giocatori di grande livello come Moralez e Gomez.

Ora ti manca solo il gol.

Sono scaramantico e per questo motivo non voglio parlarne troppo. Ho già pensato a come esultare e a chi dedicarla rete ma è una cosa che tengo per me in attesa di poter festeggiare il primo gol in Serie A. Adesso mi godo il momento, a Bergamo io e la mia famiglia stiamo molto bene, sia nella vita di tutti i giorni che nel gruppo.

Pensiamo al Milan: facendo punti, l’avvio di stagione sarebbe ottimo. Concordi?

Fare punti sabato significa arrivare alla sosta di Novembre con 18 o addirittura 20 punti. L’ho detto prima, alcune volte siamo stati sfortunati ma nel complesso il nostro avvio di stagione è molto positivo. Anzi, forse perfino di più.

Seguici sui nostri canali