Come si prepara l'Atalanta alla sfida-verità col Torino

Mancano soltanto due giorni all’appuntamento probabilmente più importante di questa prima fase di stagione per l’Atalanta. Domenica a Bergamo arriverà un Torino spuntato (out Belotti, Ljiaic e Martinez), ma è chiaro come sia la Dea che deve fare di tutto per strappare punti pesanti. Come ci arrivano i nerazzurri? Con che modulo giocherà Gasperini? Quali saranno gli uomini che il mister sceglierà per sbloccare lo zero in classifica?
Mercato finito, tanto lavoro sul campo. Da ormai una decina di giorni il mercato è finito e si è portato via una serie di voci tanto destabilizzanti quanto fastidiose. Eccezion fatta per le giornate di riposo concesse domenica e lunedì, Gasperini ha torchiato i suoi ragazzi al Centro Bortolotti di Zingonia con lunghe sedute di allenamento chiuse al pubblico, quasi sempre con tante energie spese. La nuova programmazione degli allenamenti è un po’ diversa rispetto al passato, molti si svolgono al mattino (tra le 10 e le 11), ma la novità riguarda la grande partecipazione che il tecnico chiede.
I giocatori spesso si trovano al campo per fare colazione assieme oppure (se la seduta è pomeridiana) per il pranzo obbligatorio. Tra lavoro in palestra, quello sul campo e appuntamenti a tavola pre o post seduta i ragazzi atalantini passano molte ore al Centro Bortolotti e la sensazione diffusa di chi lavora ogni giorno per farsi trovare pronto la domenica è che ci sia poco da rimproverare, in questo momento, ad un gruppo che non lesina nessuna goccia di sudore e risponde sempre presente alle sollecitazioni del mister.
Tutti rientrati e quasi tutti a disposizione. Con l’arrivo di Pinilla dal Cile (ha giocato a Santiago il 6 settembre uno scampolo finale nello 0-0 contro la Bolivia), Gasperini avrà finalmente tutti a disposizione per lavorare sulla gara di domenica a sole 48 ore dal fischio d’inizio. Ormai i calciatori sono allenati e conoscono bene le dinamiche di campo, ma è indubbio che un po’ di preoccupazione le soste per le Nazionali la mettono sempre. I Nazionali impegnati in giro per il mondo hanno giocato con alterne fortune, il primo a rientrare è stato Kurtic, che ha preso una botta, mentre tutti gli altri (Caldara, Grassi e Conti in under 21, Kessie, Berisha, Zukanovic e Dramè) non hanno avuto particolari problemi a parte il terzino sinistro.
Dramè dovrebbe essere l’unico atalantino insieme a Pesic (convalescente a causa di un problema al piede) a dare forfait per acciacchi fisici (Dramè ha una infiammazione al ginocchio), se per l’attaccante serbo non c’erano comunque possibilità di giocare dal’inizio è giusto sottolineare come il numero 93 atalantino sia comunque spesso in ballottaggio con Spinazzola per una maglia da titolare e nelle gerarchie, ultimamente, pare essere al secondo posto, dietro all’ex Perugia.
Modulo: 3-4-3 o 3-5-2? Gli allenamenti si sono svolti lontani da occhi indiscreti ma gli spifferi che arrivano raccontano di una doppia opzione tattica comunque aperta. Gasp andrà avanti con il 3-5-2 oppure tornerà al suo modulo base? A Genova i tre in mezzo al campo hanno fatto molto bene fino all’espulsione di Carmona, lo schieramento permetterebbe di giocare a specchio dei granata e la formazione potrebbe essere questa: Sportiello tra i pali, Konko, Toloi e Zukanovic in difesa, D’Alessandro, Kurtic, Kessie, Grassi e Spinazzola al centro con Gomez a supporto di Paloschi.
Equilibrio e coperture preventive sono andate benissimo al Ferraris contro la Sampdoria e Gasperini potrebbe riproporle, l’alternativa è il 3-4-3 con quasi gli stessi interpreti e il solo Conti (comunque protagonista due volte in under 21) dentro al posto di Grassi. Le due ipotesi si equivalgono e quindi a priori (in attesa di sentire Gasperini sabato mattina) è giusto non scartarne nemmeno una. In porta ci sarà Sportiello, Berisha per ora va in panchina.
Perché è fondamentale vincere. Nonostante siano state giocate solo 2 partite, l’Atalanta ha una necessità totale di vincere contro il Torino. Farlo significherebbe dare una bella spruzzata di positività a tutto l’ambiente e allo stesso tempo togliersi dalle sabbie mobili del fondo classifica vedendo i propri sforzi ripagati dai punti. Un pareggio, anche se giocato con grande ardore, rischia di essere un semplice brodino mentre in caso di sconfitta.. è un bel casino: andare avanti a lavorare così duramente senza avere in mano uno straccio di punto potrebbe rivelarsi molto pericoloso.
Tutti i tifosi bergamaschi sono perfettamente consapevoli di quanto sia importante vincere contro il Torino. Domenica al Comunale ci sarà una grande cornice di pubblico e tutto lo stadio cercherà di spingere la Dea al successo come nei giorni migliori dimenticando per 90 minuti tutte le arrabbiature per il mercato, i nuovi arrivi e le mancate cessioni. All’ombra di Città Alta, tra poco più di 48 ore, conteranno soltanto i 3 punti.