Avanti con il lavoro

Con il Pisa, le gambe dei ragazzi giravano meglio nella ripresa (la condizione cresce)

La tenuta atletica dei giocatori nerazzurri è migliorata nettamente negli ultimi giorni e la gara con i toscani lo ha dimostrato

Con il Pisa, le gambe dei ragazzi giravano meglio nella ripresa (la condizione cresce)
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di Fabio Gennari

Ci si attendeva una partenza forte, invece è accaduto il contrario. E non è per forza un segnale negativo. L'Atalanta, contro il Pisa, ha giocato un primo tempo in cui, sul piano fisico, non è sembrata scintillante. Una squadra un po' contratta, che non ha dato la stessa sensazione di esplosività che invece si è vista dopo il riposo. Sblocco mentale legato al risultato di svantaggio? Può essere una chiave di lettura, ma se le gambe non girano fatichi a proporre quel tipo di forcing.

La Dea nel secondo tempo ha chiuso il Pisa in area di rigore, ha messo forza e velocità nelle giocate e nelle rincorse, subendo praticamente nulla anche quando gli avversari hanno messo forze fresche. Un esempio? Sia Cuadrado che Nzola, inseriti da Gilardino nella ripresa, sono stati controllati senza problemi da giocatori che erano in campo dal primo minuto, come Hien (cresciuto molto nella ripresa). Si tratta di un segnale importante, che dopo - ad esempio - la prova scialba di Colonia (sono passate appena due settimane) certifica come tutto sia legato alla preparazione.

Ora c'è la trasferta di Parma (sabato 30 agosto), un'altra settimana di lavoro prima della sosta, durante la quale diversi giocatori andranno via con le rispettive Nazionali, ma anche il momento in cui, ad esempio, sistemare la condizione fisica di de Roon ed Ederson, che è rimasto fuori dai convocati del Brasile. Con il Lecce e la Champions alla ripresa del campionato, oltre alle due trasferte di Torino in rapida successione, la costruzione - anche sul piano fisico - della nuova Dea merita di essere seguita con attenzione.