Come giocheranno

Con la Lazio, la sfida per la Dea sarà difendere senza un riferimento avversario fisso

I prossimi avversari della Dea hanno perso una certezza enorme come Immobile ma hanno comunque tanti uomini per fare bene

Con la Lazio, la sfida per la Dea sarà difendere senza un riferimento avversario fisso
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di Fabio Gennari

Che la gara contro la Lazio sia l'inedita sfida tra le due migliori difese del campionato lo dicono i numeri della classifica. Sembra stranissimo, visto che si parla di squadre allenate da Gasperini e Sarri, ma appena 11 gol incassati in due in dieci giornate sono decisamente un'anomalia.

Pensando alla Dea e al fatto che mancherà Immobile, tuttavia, si apre uno scenario nuovo. Certamente meno tosto sul piano concreto (il bomber laziale, neo papà, ha una media gol altissima), ma curioso su quello tattico.

L'assenza di Ciro Immobile nella Lazio è pesante. Pesantissima. Rappresenta un vantaggio per la Dea e un problema serio per Sarri. Inutile girarci attorno. Che poi possa diventare un'opportunità per gli ospiti e un rischio per i bergamaschi è tutto da dimostrare, ma è indubbio che la squadra biancoceleste ha uomini e idee per provare comunque a far male all'Atalanta. Soprattutto per la questione dei punti di riferimento offensivi, che non ci saranno.

Se giocherà Felipe Anderson da "falso nueve", con Zaccagni e Pedro a completare il tridente, ci sarà tanta fantasia. Tanta rapidità. Tecnica e inventiva. La posizione di Milinkovic Savic è da valutare, quella di Luis Alberto anche, soprattutto per il fatto che Marcos Antonio (centrocampista ex Shakhtar) si è fermato per un problema al polpaccio nell'allenamento di ieri. Il suo recupero è da valutare e se dovesse mancare anche lui per il tecnico biancoceleste ci sarebbero ancora meno scelte.

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