di Fabio Gennari
Bisogna fare attenzione. Gli spifferi che arrivano da Castel Volturno, quartier generale del Napoli, raccontano di un vento che con Mazzarri è completamente cambiato. Colloqui individuali, sorrisi, tanta voglia di tornare a essere la squadra che l’anno scorso ha surclassato tutti in campionato e dato spettacolo anche in Champions League.
Il cambio di allenatore spesso regala una scossa (positiva) al gruppo e se la qualità dei giocatori è così alta diventa naturale pensare che l’ostacolo, per la squadra nerazzurra, sarà ancora più duro da superare.
Il Napoli è arrivato a Bergamo con Meret, Zielinski e Osimhen tra i convocati. Il bomber nigeriano non è al top e probabilmente andrà in panchina, mentre il centrocampista polacco è atteso in campo, così come il portiere.
La sconfitta prima della sosta con l’Empoli al Maradona ha lasciato il segno, Garcia è stato esonerato e le indicazioni sono per una formazione partenopea che tornerà a giocare come faceva con Spalletti, sicuramente nel modulo (4-3-3), mentre è da capire con quali risultati.
La squadra azzurra è forte, ci sono tanti giocatori bravi nella rosa e anche se qualche infortunio di troppo limiterà le possibilità di cambiare è chiaro che Gasperini e i suoi dovranno stare molto attenti. Sarà una sfida affascinante, giusto attendersi diversi gol ma guai a concedere agli ospiti quelle ripartenze che sono spesso letali.
Insomma, gli spunti non mancano e ora non resta che vedere se il Napoli del Gewiss Stadium sarà più quello vincente di Spalletti oppure quello timido e impaurito di Garcia.