Conti, più che biondo platino è oro zecchino per la Dea

Conti, più che biondo platino è oro zecchino per la Dea
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Il suo percorso è stato incredibile, la stagione iperbolica, il numero dei gol segnati sensazionale. Non stiamo esagerando, perché per commentare il campionato 2016/2017 di Andrea Conti sarebbe riduttivo qualsiasi aggettivo che resti nel campo della normalità: se pensate che due anni fa il ragazzo di Lecco battagliava a Lanciano e che prima del 6 gennaio 2016 la Serie A l’aveva vista solo con il binocolo, sarete d’accordo con noi. Più passano le giornate più il numero 24 nerazzurro colpisce tutti quanti. E non parliamo (solo) del nuovo look biondo platino.

 

 

I numeri di Conti in questa stagione. Il laterale nato a Lecco, dopo una seconda parte di campionato scorso in cui ha collezionato 14 presenze e 2 gol (a Verona e in casa con la Fiorentina), con Gasperini è letteralmente esploso. Schierato da esterno nel 3-5-2 e poi nel 3-4-3, il giovanotto cresciuto nel vivaio ha totalizzato 31 presenze, di cui 29 da titolare, con ben 2.616 minuti in A. Con 8 gol e 4 assist è il miglior difensore del campionato italiano in termini realizzativi e il dettaglio più interessante è quello relativo ai tiri in porta e alle occasioni da gol:15 tiri nello specchio, 8 fuori e un totale di 20 occasioni da rete per un terzino di gamba sono qualcosa di inimmaginabile. Lo stesso giocatore ha ammesso che nemmeno nei pulcini aveva mai segnato così tanto. Generoso e sempre sul pezzo, il suo difetto è forse nella foga che gli è costata ben 11 ammonizioni (due giornate di squalifica) a fronte di soli cinquanta falli commessi. Con 83 palle recuperare e 126 perse, Conti è sempre nel vivo del gioco.

La posizione in campo. A parte un paio di acciacchi fisici che ne hanno condizionato alcune gare tra marzo e aprile, Conti è sempre stato tra i più positivi del gruppo dal punto di vista atletico e il suo “rimorchio” sul palo lontano è diventato uno dei marchi di fabbrica della manovra atalantina. Con il capitano Papu Gomez che parte dalla corsia di sinistra e alza la testa alla ricerca di compagni da servire, il movimento a tagliare verso la porta che accompagna le azioni ha permesso al classe 1994 di segnare gol importanti: contro e Juventus e Milan, ultime due gare interne dei nerazzurri, è stato proprio lui a sbloccare il risultato. Oltre ai gol e agli assist, chi ha osservato le prestazioni di Conti in tutto il campionato è consapevole di come siano state parecchie le occasioni in cui il laterale di Lecco ha sfiorato la giocata decisiva, a conferma di come nulla sia casuale ma il risultato di un preciso percorso tecnico-tattico di crescita che lo ha portato ad essere uno dei migliori giovani interpreti italiani del ruolo.

 

 

Il mercato alle porte. Le voci di mercato, dopo una stagione di questo livello, sono molto forti e la sensazione comune è che Conti possa davvero lasciare Bergamo per andare in una big italiana o all’estero. Sulle sue tracce ci sarebbero Inter, Milan e soprattutto Napoli in A, oltre a big europee come Chelsea, Bayern e Atletico Madrid. Proprio dagli spagnoli sarebbe arrivata negli ultimi giorni una proposta da 14 milioni di euro rispedita (pare) al mittente. L’agente del ragazzo, Mario Giuffredi, non ha mai fatto mistero che un trasferimento a giugno è più che probabile, l’Atalanta è comunque coperta dalla presenza dell’olandese Hateboer e nelle ultime ore (come abbiamo già raccontato) i dirigenti orobici avrebbero accelerato per il belga Thomas Foket del Gent (classe 1994), elemento che ha già esperienza sia in Champions che in Europa League. Insomma, oltre alla partenza sempre più probabile di Kessiè, anche Conti è destinato a lasciare Bergamo ma serve un’offerta di grandissimo livello.

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